Il Fiduciario
Maitre Giovanni Calembo
La carriera inizia nel 1994 in un villaggio turistico di Palinuro per ben due anni.
Nel 1996 lavora presso il King’ s Residence Hotel , una struttura cinque stelle alla quale, grazie all’esperienza del Maitre della struttura ,persona dotata di grande preparazione, insegna a Giovanni Calembo il comportamento e lo stile con il quale bisogna stare in sala e per la prima volta sente parlare dell’A.M.I.R.A.
Nel 2000 si trasferisce a Milano, lavora in tre ristoranti rinomati della citta: Il ristorante Flash in via Larga, il Cuore D’Abruzzo in Galleria del Duomo e il ristorante Corona del Re in zona Università Cattolica incominciando a svolgere la mansione di Maitre.
Nel 2007 decide di rientrare a Palinuro per lavorare presso il villaggio turistico Happy Village di Marina di Camerota.
Nel 2009 a tutt'oggi ricopre il ruolo di Maitre presso il Villaggio Arco Naturale Club di Palinuro una delle strutture più rinomate della zona.
Direttivo quadriennio 2020...2024
Il Nostro Motto......
.....Il sorriso non costa nulla ma rende molto!
Il Gran Premio dei Templi
Dal 1994 Paestum ha la sua sezione Amira che è stata inaugurata il 20 Maggio all'Hotel Esplanade .Dopo L'estate si presenta all'attenzione di tutti gli addetti ai lavori con questa manifestazione che prende il nome "Gran Premio dei Templi",gara alla Lampada riservata solo ai soci Amira.
Questo tipo di manifestazione rispecchia un pò quelli che sono gli obiettivi dell'Associazione,cioè motivare i soci verso una professionalità più ricca e completa di esperienza,cercando di ottenere da loro sempre il meglio per essere messo al servizio dell'ospitalità salernitana.
Le preparazioni alla Lampada (o flambè) sono un'astuzia del Maitre per attirare e divertire i clienti,la cosiddetta cucina spettacolo.Al cliente fa sempre piacere vedere preparare la propria ordinazione sotto i propri occhi,anzichè ricevere un piatto preparato chissà dove,lontano da sguardi indiscreti
Diodato Buonora
Il 2° G.P dei Templi
Maitre Michele Verdastro
Ristorante
"Le Terrazze" di Mercato San Severino
9° G.P dei Templi
Maitre Maurizio Calabrese
Ristorante "Il Granaio" dei Casabella Paestum
13° G.P dei Templi
Maitre Maurizio Calabrese
Ristorante "Le Trabe"Tenuta Capodifiume Paestum
15° G.P dei Templi
Maitre Maurizio Calabrese
Ristorante "Le Trabe" Tenuta Capodifiume Paestum
16° G.P dei Templi
Maitre Maurizio Calabrese
Ristorante "Le Trabe" Tenuta Capodifiume Paestum
17° G.P. dei Templi
Maitre Michele S.Girardi
Ristorante "L'Uorto" di Policastro Bussentino
18° G.P. dei Templi
Maitre Roberto Gigantino
Azienda Terra di vento Montecorvino Pugliano SA
Articoli sui Gran Premi
All'Hotel Clorinda di Paestum si e' svolto il 4° Gran Premio dei Templi.
La manifestazione giunta alla sua quarta edizione è stata coordinata brillantemente dal Maitre Diodato Buonora fiduciario della sezione Amira di Paestum.
Hanno partecipato sette concorrenti che si sono succeduti alla lampada proponendo individualmente un piatto a tema,cioè a base di carne bianca:vitello,tacchino o pollo.
I candidati sono stati presentati nell'ordine che segue:
Gerardo De Rosa Maitre Hotel Excelsior di Capaccio
Enzo di Donna docente dell'Istituto Alberghiero di Salerno
Michele Verdastro Maitre del Ristorante La Terrazza di Mercato San Severino
Antonio Rotondaro Maitre del Grand Hotel San Pietro di Palinuro
Raffaele Daniele Maitre Hotel Le Palme di Paestum
Luciano Apicella Maitre Organizzazione dei Banchetti di Cava dei Tirreni
Domenico Lembo Maitre Hotel Meridiana di Paestum
La giuria ,composta da noti esperti del settore scintifico,del turismo e della gastronomia,che era formata da:
Silvano Contiero Presidente
Paolo Serra
Mariano Nicotina
Silvio Carrino
Giuseppe Lascaleia
Fra i parteciapanti che si sono esibiti in presenza di autorità locali tra cui :
Maria Antonietta Grandazzo in rappresentanza del sindaco di Capaccio-Paestum
Franco Ambrosio e Signora Barbara Ambrosio Archeologo
Ferdinando Scala docente di scuola alberghiera
Toribio Verrone agente di Salerno della Martini e Rossi,
e un folto e qualificato pubblico sono risultati vincitori due concorrenti:
1° Luciano Apicella con il piatto "Scaloppine di tacchino alla metelliana"
2° Raffaele Daniele con il piatto "Rosette di vitellino in rete con scampi,porcini e vellutata di zucca".
Francesco Grippo ,Maitre dell'Hotel Le Palme di Paestum è il vincitore del 5° G.P.dei Templi.*Maitre dell'Anno* che si è svolto presso il salone delle feste dell'Hotel Excelsior a Capaccio organizzato dall'Amira con la ricetta "Piccatelle di Manzo ai carciofi".Al secondo posto si è classificato Gerardo De Rosa,maitre dell'Excelsior,che ha presentato il "Petto d'anatra Grand Hotel" ed al terzo posto a pari merito ,Giuseppe Guarnieri dell'Hotel Capital ,Quadrivio di Campagna con "Fagottini di Manzo farcito alle mammole della Piana del Sele e cannellini del Cilento".Vincenzo Longo dell'Hotel Ariston di Paestum con "Mignons di manzo ai tre piccanti su letto di verdure della Valle del Sele"; Antonio Rotondaro del Grand Hotel San Pietro di Palinuro con il piatto "Straccetti di Manzo alla Malvasia" e Michele Verdastro titolare del Ristorante LA Terrazza di Curteri a Maercato San Severino, "Filetto in coperta al grano saraceno e farro".
Nell'ampio salone dell'Hotel Exelsior,tra fontane e cascate d'acqua immerso nel verde della collina di Capaccio contornato dal meraviglioso panorama dell'intera piana concorrenti hanno dato fondo a tutta la loro bravura e maestria a dimostrazione dell'alta professionalità raggiunta per soddisfare i palati più esigenti.Il vincitore del 5° Gran Premio dei Templi parteciperà alle semifinali nazionali del Maitre dell'anno 1998 che si svolgeranno a Cervia nel prossimo giugno e che vedrà la partecipazione di maitre provenienti da ogni parte d'Italia.
Un particolare ringraziamento ai titolari dell'Hotel Excelsior Garofalo e Voza che con innata passione hanno messo a disposizione questa splendida struttura affinchè la manifestazione potesse svolgersi nel miglior modo possibile.
E' Maurizio Calabrese il trionfatore della 9° edizione del Gran Premio dei Templi-Maitre dell'Anno.
Il suo piatto "Cavatelli di semola ai sapori cilentani",infatti è stato quello che ha riscosso il maggior consenso da parte della giuria,composta per la maggior parte da prestigiosi esperti del settore.La singolare manifestazione presentata dalla scritttrice napoletana,Lya Ferretti,è stata organizzata dall'Associazione maitres italiani ristoranti e alberghi di Paestum,guidata dal fiduciario di zona Diodato Buonora.Durante la kermesse,sette bravissimi maitre nello scenario dell'Hotel Esplanade di Paestum,si sono sfidati preparando dei gustosi piatti alla lampada,sotto gli occhi attenti della giuria presieduta da Antonio Ruggiero,gran Maestro della ristorazione.Un vero trionfo di colori e ,sprattutto,di sapori realizzati con tutti i prodotti tipici;ogni piatto è stato sapientemente abbinato ad un vino.Presenti anche numerosi alunni della scuola albeeghiera di Gromola,che hanno seguito con particolare interesse le varie fasi del concorso gastronomico.Il vincitore avrà la possibilità di partecipare alle semifinali nazionali,e poi eventualmente alla finalissima,dove sarà eletto il maitre dell'anno 2002.Si e' classificato invece al secondo posto il maitre Giuseppe Guarnieri che ha presentato il piatto " Scrigno di semola farcito,salsa alla mela,straccetti di maialino e menta selvatica.Gli altri partecipanti si sono classificati tutti al terzo posto ex equo.I prelibati piatti presentati alla vasta platea di pubblico erano strettamente inediti,e frutto della creatività e delle capacità professionali dei vari concorrenti,che li hanno elaborati in diretta in appena 15 minuti.
Angela Sabetta " La Città"
Con il piatto "Baccalà in brezza marina", Gerardo De Rosa, maître del Ristorante Hermanos di Paestum, vincendo la gara, si è aggiudicato il diritto di rappresentare la sezione AMIRA (Associazione Maîtres Italiani Ristoranti e Alberghi) di Paestum-Salerno, il prossimo maggio a Palermo, alle semifinali nazionali del concorso "Maître dell'Anno 2003".
Il "10° Gran Premio dei Templi", patrocinato dal Comune di Capaccio-Paestum, ha avuto luogo Lunedì 31 marzo nelle eleganti sale del Ristorante Oasi di Paestum. La manifestazione che consisteva nel preparare un piatto "flambé" con abbinato un vino, è stata caratterizzata da un’atmosfera di classe ed eleganza.
Alle 11 in punto, tutti i maîtres partecipanti erano in perfetta tenuta di lavoro, in smoking, tutti sorridenti ed orgogliosi di indossare il farfallino d'oro, unico emblema che distingue un maître professionista da un maître improvvisato e occasionale. Folto il pubblico presente composto in gran parte dagli operatori turistici della Riviera Pestana e della provincia di Salerno, oltre a personalità politiche locali.
Ecco i membri della qualificata giuria:
Carlo Tizzano (Gran Maestro della Ristorazione)
dott.Vincenzo Mallamaci (Presidente Consiglio Comunale del Comune di Capaccio)
dott. Luigi Salomone (Masseria dell’impiccato di Ostuni -BR)
Gina Chiacchiaro (Giornalista)
Vincenzo Di Lucia (Ristorante Oasi Paestum)
La giuria ha dovuto valutare: la descrizione della ricetta, l'abbinamento vino, l'abilità e il movimento del maître, la presentazione del piatto ed il gusto.
I partecipanti sono così passati in passerella:
Antonio Rotondaro del Grand Hotel San Pietro di Palinuro, ha preparato i "Gamberoni al profumo del bosco" accompagnati da un Fiano di Avellino Doc dell'Azienda Terredora
Vincenzo Di Donna dell’Istituto Alberghiero di Salerno ha presentato "Involtini di spatola con gamberi del Calore flambati alla vodka" insieme a un Valentina 2001 Fiano Paestum I.G.T., delle Cantine Rotolo di Rutino
Giuseppe Tommasiello dell’Hotel Capital del Quadrivio di Campagna ha preparato i "Rotolini di branzino del golfo su letto di soncino" serviti con un Falanghina del Taburno Doc delle Cantine del Taburno
Gerardo De Rosa del Ristorante Hermanos di Paestum ha elaborato "Baccalà in brezza marina" abbinato a un Roseto Fiano di Avellino Doc delle cantine Struzziero
Paolo Totaro del Club Hotel Copacabana di Casalvelino Marina ha fatto gustare le "Mazzancolle in salsa reale" con un Ribolla gialla delle Cantine Collarini
Carmine D’Errico del Mediterranea Hotel di Salerno ha proposto "Gamberoni all’arancia piccante con orzotto e zucchine" abbinato a un Fiano di Avellino Doc dell'Azienda Mastroberardino
Dopo la gara il fiduciario della locale sezione Amira, Diodato Buonora, ha spiegato che lo scopo principale di queste manifestazioni è quello di valorizzare maggiormente la professionalità e l'immagine del maître nel contesto dell'ospitalità italiana ed ha invitato tutti i presenti all'aperitivo ed al pranzo che il valido chef del Ristorante Oasi, Fausto Di Gregorio, ha preparato con gran maestria, infatti, il menu ha previsto un'infinità di leccornie ed è stato innaffiato con i vini cilentani prodotti dall’Azienda "I vini del Cavaliere - Cuomo" di Paestum.
Dopo il pranzo è stato comunicato il verdetto della giuria:
1° classificato Gerardo De Rosa,
2° classificato Vincenzo Di Donna.
Tutti gli altri sono stati classificati ex aequo al 3° posto.
Diodato Buonora, infine, ha voluto premiare: la direzione dell’Oasi per la preziosa collaborazione e la Profumeria Cristall di Palinuro, Premio Fedeltà Sponsor 2003 per essere sempre presente alle manifestazioni dell'Amira. Il fiduciario ha concluso salutando tutti i presenti, fissando appuntamento al prossimo anno per il 11° Gran Premio dei Templi 2004.
Con il piatto " Paccheri con zucca aromatizzati al pesto di castagne di Roccadaspide " abbinati a un Cilento Bianco Doc dell’Azienda Cuomo (I Vini del Cavaliere) di Capaccio-Paestum, Franco Napoleone, maître del Ristorante Oasi di Paestum, ha vinto l’11° Gran Premio dei Templi, gara gastronomica riservata ai maîtres.L’"11° Gran Premio dei Templi", organizzato dall’A.M.I.R.A. (Associazione Maîtres Italiani Ristoranti e Alberghi) sezione Paestum, è avvenuto martedì 19 ottobre nelle eleganti sale dell’Hotel Esplanade di Paestum.
La manifestazione che consisteva nel preparare un piatto "flambé", che aveva come tema “un primo con le castagne di Roccadaspide” con abbinato un vino, è stata caratterizzata da un’atmosfera di classe ed eleganza. Alle 17 in punto, tutti i maîtres partecipanti erano in perfetta tenuta di lavoro, in smoking, tutti sorridenti ed orgogliosi di indossare il farfallino d'oro, unico emblema che distingue un maître professionista da un maîtreimprovvisato e occasionale.
Ecco i membri della qualificata giuria: il
Cav. Antonio Maresca (Gran Cancelliere dell’Ordine dei Maestri della Ristorazione)
Comm. Giuseppe Sinigaglia (Presidente internazionale dell’Amira)
Cav. Alberto Salvadori (Vice Presidente Nazionale dell’Amira)
Cav. Giuseppe Di Napoli (Segretario Amira Nazionale)
dott. Pio Bisogno (Industria Casearia Galdi di Eboli)
Tutti questi notevoli personaggi dell’Amira erano presenti a Paestum, perché in quest’occasione si è festeggiato il decimo anniversario della sezione Amira di Paestum. La prestigiosa giuria ha dovuto valutare: la descrizione della ricetta, l'abbinamento vino, l'abilità e il movimento del maître, la presentazione del piatto ed il gusto.
I partecipanti sono così passati in passerella:
Carmine Borriello del Catering Antonello Granozio di Salerno, ha preparato i "Crêpes Fantasia" accompagnati da un Piedirosso, Campi Flegrei Doc, delle cantine Grotta del Sole
Natale Falanga dell’Hotel Cerere di Paestum ha presentato "Triangoli di castagne con funghi porcini al ragù bruno e parmigiano flambati allo stravecchio” insieme a un Cilento Aglianico Doc, delle cantine Bott;
Michele Girardi del ristorante L’Uorto di Policastro Bussentino ha preparato i "Ravioli di castagne ai funghi porcini e bufala con pomodori ramati, basilico e julienne di castagne" serviti con un Lacryma Christi rosso Docdelle cantine Feudi di San Gregorio
Davide Rotondi dell’Hotel Esplanade di Paestum ha elaborato "Maltagliati di semola della penisola sorrentina con traversata di castagne e ceci in lardo di Colonnata al profumo degli Alburni" abbinato a un Gragnano della Penisola Sorrentina Doc della Grotta del Sole
Domingo Luis Saturno del Savoy Beach Hotel di Paestum ha fatto gustare gli "Gnocchetti di ricotta e castagne con capesante" con una Valentina Paestum Igt di Rotolo
Antonio Vicinanza del Ristorante Il Granaio di Paestum ha proposto "Fresine di semola e castagne con porcini e fagioli di Controne" abbinato a un Pallagrello nero, Terre del Volturno Igt della Vestini Campagnano
Dopo la gara il fiduciario della locale sezione Amira, Diodato Buonora, ha spiegato che lo scopo principale di queste manifestazioni è quello di valorizzare maggiormente la professionalità e l'immagine del maître nel contesto dell'ospitalità italiana ed ha invitato tutti i presenti all'aperitivo ed al pranzo che il valido chef dell’Hotel Esplanade, Carmelo Maffia, ha preparato con gran maestria, infatti, il menu ha previsto un'infinità di leccornie ed è stato innaffiato con i vini cilentani prodotti dall’Azienda Andrea Pagano.
Dopo il pranzo è stato comunicato il verdetto della giuria:
1° classificato Franco Napoleone,
2° classificato Antonio Vicinanza.
Tutti gli altri sono stati classificati ex aequo al 3° posto.
Diodato Buonora, infine, ha voluto premiare: la direzione dell’Esplanade per la preziosa collaborazione, la Ditta Corbara di Salerno, Premio Fedeltà Sponsor 2004 per essere sempre presente alle manifestazioni dell'Amirae il socio Bruno Cassese con il Premio Socio Fedeltà 2004, riconoscimento che va al socio che si è distinto di più per fedeltà verso l’associazione.
Il fiduciario ha concluso salutando tutti i presenti, fissando appuntamento al prossimo anno per il 12° Gran Premio dei Templi 2005, che si svolgerà la prossima primavera nei saloni dell’hotel Cerere di Paestum.
Con il piatto “Filetto di bufalo ripieno con mozzarella e carciofi di Paestum in salsa alla vodka”, Fabio Raucci di Nocera Inferiore, maître all’Europa Palace di Anacapri, ha vinto il 12° Gran Premio dei Templi e rappresenterà la sezione AMIRA (Associazione Maîtres Italiani Ristoranti e Alberghi) della sezione Paestum-Salerno alle semifinali nazionali del concorso “Maître dell’Anno 2005".
Il “12° Gran Premio dei Templi”, ha avuto luogo Martedì 17 maggio nelle eleganti sale dell’Hotel Cerere di Paestum. La manifestazione che consisteva nel preparare un piatto “flambé” con abbinato un vino è stata caratterizzata da un atmosfera di classe ed eleganza. Alle 11 in punto, tutti i maîtres partecipanti erano in perfetta tenuta di lavoro, in smoking, tutti sorridenti ed orgogliosi di indossare il farfallino d’oro, unico emblema che distingue un maître professionista da un maître improvvisato e occasionale.
Folto il pubblico presente composto in gran parte dagli operatori turistici della Riviera Pestana e dalla giunta comunale del Comune di Capaccio, al gran completo, con in testa il sindaco Vincenzo Sica.
Ecco i componenti della qualificata giuria:
Alberto Salvadori (Gran Maestro della Ristorazione e Vice Presidente Nazionale dell’Amira)
Anna Letteriello (Albergatrice di Campagna)
Michele Trimarco (Delegato provinciale dell’Associazione Italiana Sommelier)
Giancarlo Capacchione (Fiduciario Slow Food condotta Cilento)
Luigi Migliaccio (sito www.bioflavour.it)
La giuria ha dovuto valutare: la descrizione della ricetta, l’abbinamento vino-cibo, l’abilità e il movimento del maître, la presentazione del piatto ed il gusto.
Ecco i concorrenti con il nome delle relative ricette:
Maurizio Calabrese del Ristorante Il Granaio di Paestum preparerà la "Tagliata di bufalo pestano ai carciofi croccanti" accompagnata da un Respiro 2001 Aglianico Cilento Doc, delle cantine Alfonso Rotolo di Rutino
Gerardo De Rosa del Ristorante Hermanos di Paestum presenterà il "Petto d’anatra con cuore di lucanica e cicoriella selvatica" insieme a un Lodola Nuova 2001 Vin Nobile di Montepulciano, dei Tenimenti Ruffino
Vincenzo Di Donna dell’Istituto Alberghiero di Sant’Arsenio preparerà le "Nocette di bufalo con julienne di porri flambati al brandy" servite con un Titolo Aglianico del Vulture Doc delle cantine Elena Fucci
Claudio Napoli dell’Istituto Alberghiero di Salerno elaborerà i "Bastoncini di filetto di bue flambati al Courvoisier con cipollina novella e ceppatelli del Monte Serino" abbinati a un Falerno del Massico 2001 Rosso Doc delle cantine Moio
Fabio Raucci (nella foto) del Capri Palace di Anacapri concorre con il "Filetto di bufalo ripieno con mozzarella e carciofi di Paestum in salsa alla vodka" insieme a un Grave Mora 2003 dell’Az. Fontanavecchia di Libero Rillo
Paolo Totaro di Salerno con “Rosette di manzo alla Diva” e Falerno del Massico Rosso Doc di Villa Matilde
Michele Verdastro del Ristorante La Terrazza di Mercato San Severino proporrà la "Rosetta d’agnello primavera" abbinata a un Lacryma Christi Rosso Doc delle cantine Iovine
La competizione è stata presentata e moderata dalla dinamica giornalista e scrittrice napoletana Lya Ferretti. Dopo la gara il fiduciario della locale sezione Amira, Diodato Buonora, ha spiegato che lo scopo principale di queste manifestazioni è di valorizzare maggiormente la professionalità e l’immagine del maître nel contesto dell’ospitalità italiana ed ha invitato tutti i presenti all’aperitivo ed al pranzo che i validi chef dell’Hotel Cerere,Domenico D’Alessandro e Tobia Grimaldi, hanno preparato con grande maestria, infatti, il menu ha previsto un’infinità di leccornie ed è stato innaffiato con i vini prodotti ed offerti dall’azienda Andrea Pagano.
Dopo il pranzo è stato comunicato il verdetto della giuria:
1° classificato
Fabio Raucci
(nella foto)
2° classificato
Maurizio Calabrese
Tutti gli altri sono stati classificati ex aequo
al 3° posto
Diodato Buonora, infine, ha voluto premiare: la direzione dell’Hotel Cerere per la preziosa collaborazione;Franco Napoleone, Premio Fedeltà 2005, come socio dell’associazione che si è distinto durante lo scorso anno; l’Azienda Florovivaistica Mario Alessio, Premio Fedeltà Sponsor 2005 per essere sempre presente alle manifestazioni dell’Amira. Il fiduciario ha concluso salutando tutti i presenti, dando appuntamento al prossimo anno per il 13° Gran Premio dei Templi 2006.
"Babà e castagne… stregati al cioccolato", questo il piatto che ha permesso a Maurizio Calabrese, maître del Ristorante le Trabe di Paestum, di aggiudicarsi il 13° Gran Premio dei Templi, gara gastronomica abbinata al concorso nazionale “Maître dell’Anno 2007". La manifestazione è stata organizzata dall’Amira (Associazione Maîtres Italiani Ristoranti e Alberghi) della sezione Paestum-Salerno, diretta da Diodato Buonora, e si è svolta nelle eleganti sale dell’Hotel Domus Hermanos.
Questo successo, ottenuto con grande impegno per la professionalità di tutti i partecipanti, permetterà al “Calabrese” di partecipare alle semifinali per aggiudicarsi il titolo nazionale che si terranno a febbraio in Sicilia, mentre la finale è prevista per fine marzo a Verona durante il prossimo Vinitaly.
La gara consisteva nel preparare un piatto “flambé”, cioè in sala, che quest’anno aveva come tema “il dessert” ed abbinarci un vino.
La giuria presieduta da:
Gran Maestro della Ristorazione Giuseppe di Napoli
Giancarlo Capacchione (Fiduciario Slow Food condotta Cilento)
Fabio Cimino (giornalista e sommelier professionista)
Tommaso Riccio (Amira Sorrento)
Giuseppe Viva (Amira Capri)
hanno dovuto valutare: la descrizione della ricetta, il corretto svolgimento, la presentazione del piatto, il gusto e l’abbinamento vino-cibo.
Questi gli altri 6 partecipanti con le relative ricette:
- Gerardo De Rosa del Ristorante Hermanos di Paestum (Crostatina di mele annurche e crema di ricotta di bufala con salsa allo yogurt di bufala e miele d’acacia)
- Vincenzo Di Donna dell’Istituto Alberghiero di Sant’Arsenio (Tulipano di fico caramellato alle mandorle con trucioli di cioccolato e gelato alla menta)
- Giuseppe Aiello del Ristorante Oasi di Paestum (Castagne di Roccadaspide aromatizzate agli agrumi del cilento e miele d’acacia)
- Fabio Raucci del Capri Palace di Anacapri (Involtino di crêpes alla Chiboust)
- Antonio Rotondaro del Grand Hotel San Pietro di Palinuro (Crêpes d’Autunno)
- Antonio Vicinanza del Country House Villapiana di Coperchia Pellezzano (Cuore di carciofo di Paestum con mele annurche e salsa alla liquirizia).
La manifestazione è stata accompagnata da un opuscolo a colori composto da 60 pagine dove veniva descritta la storia e gli scopi dell’amira, il regolamento della gara, le ricette dei maîtres partecipanti ed una nutrita rassegna stampa di organi locali e nazionali. Dopo la gara che è stata seguita con molta attenzione da autorità del luogo, giornalisti, albergatori, ristoratori, addetti alla produzione ed allievi delle scuole alberghiere di Capaccio e Sant’Arsenio, accompagnati dai relativi presidi, l’Amira in collaborazione con la direzione dell’albergo ha offerto un ricco pranzo preparato con maestria dal giovane chef Marco Noce.
Alla fine, prima dell’atteso verdetto, premi e riconoscimenti per l’Azienda Vinicola Andrea Pagano, per la fedeltà dimostrata verso l’Amira locale per Sergio Cavallaro, socio di Paestum che si è distinto con il suo impegno nel corso del 2006 e per i fratelli Antonio e Mario Marsico titolari dell’Hotel Domus Hermanos per la squisita ospitalità.
Poi, ecco che il fiduciario Diodato Buonora ha comunicato l’atteso risultato:
- 1° Maurizio Calabrese (nella foto)
- 2° Gerardo De Rosa
e tutti gli altri ex aequo al terzo posto.
Per il vincitore è la terza volta che approda alle semifinali nazionali, l’ultima è stata lo scorso anno dove il bravo maître pestano ha conquistato l’accesso alla finalissima sfiorando per pochissimi punti il podio finale, obiettivo che spera di centrare in questa edizione.
Il "14° Gran Premio dei Templi" ha avuto luogo Martedì 4 dicembre nelle eleganti sale dell’Hotel Capital di Campagna. La manifestazione, che consisteva nel preparare un piatto "flambé" con abbinato un vino, è stata caratterizzata da un’atmosfera di classe ed eleganza. Alle 10 in punto, puntuali come da programma, tutti i maîtres partecipanti erano in perfetta tenuta di lavoro, in smoking, tutti sorridenti ed orgogliosi di indossare il farfallino d’oro, unico emblema che distingue un maître professionista da un maître improvvisato e occasionale. Folto il pubblico presente composto in gran parte dagli operatori turistici della Provincia di Salerno e dalla giunta del Comune di Campagna, al gran completo, con in testa il sindaco Biagio Luongo. Ecco i componenti della qualificata giuria:
Alberto Salvadori (Gran Maestro della Ristorazione e Vice Presidente Nazionale dell’Amira)
Monica Piscitelli (Giornalista Enogastronomica)
Ugo D’Orso (Presidente della delegazione di Napoli dell’Associazione Professionale Cuochi Italiani)
Giancarlo Capacchione (Fiduciario Slow Food condotta Cilento)
Tommaso Luongo (Delegato di Napoli dell’Associazione Italiana Sommelier)
La giuria ha dovuto valutare: la descrizione della ricetta, l’abbinamento vino-cibo, l’abilità e il movimento del maître, la presentazione del piatto ed il gusto.
I partecipanti sono così passati in passerella:
Giuseppe Tommasiello dell’Hotel Capital di Campagna ha proposto "Risotto al finocchio con verza croccante" con un Pietraincatenata Bianco Paestum Igt di Maffini
Gerardo De Rosa del Ristorante Hermanos di Paestum ha presentato il "Carnaroli mantecato ai gamberi rossi, con petali di marroni secchi di Roccadaspide, su coulis di pomodorini alla maggiorana" insieme a un Frassitelli di Casa d’Ambra
Antonio Vicinanza del Country House Villapiana di Coperchia ha realizzato il "Risotto al pesto amalfitano" abbinato a un Fiano di Avellino Docg di Guido Marsella
Antonio Rotondaro del Grand Hotel San Pietro di Palinuro che ha cercato di colpire la giuria con "Perline di riso con orzo e farro mantecato al trito di crostacei e fiori di zucca" insieme a un Caulino Falanghina di Alois
Franco Napoleone del Ristorante Oasi di Paestum ha concorso con il "Risotto con baccalà, zucca e borragine selvatica" insieme a un Valentina Fiano Paestum Igt di Alfonso Rotolo
Vincenzo Di Donna dell’Istituto Alberghiero di Castelnuovo Cilento ha elaborato il "Medaglione di riso pilaw con zucchine e mazzancolle farcite di caciocavallo podolico in camicia di pancetta flambata al brandy" abbinato a un Kratos di Luigi Maffini
Raffaele Daniele del Savoy Beach Hotel di Paestum ha preparato il "Riso venere con scampi e crema di zucca" accompagnato da un Donnalaura Falanghina Taburno Doc
Fabio Raucci del Ristorante "Da Ciccio" di Nocera Inferiore con "Riso con cozze, zucca e prosciutto" con il Pendino Fiano di Avellino Docg dei Colli di Castelfranci
Massimo De Rosa del Ristorante Il Buttero di Agropoli ha preparato il "Riso Long & Wild con salsiccia fresca cilentana al finocchietto selvatico e borragine" servito con un Donnaluna Aglianico Paestum Igt delle cantine De Conciliis
La competizione è stata presentata e moderata dal dinamico e bravo Nello Ciabatti.
Dopo la gara il fiduciario della locale sezione Amira, Diodato Buonora, ha spiegato che lo scopo principale di queste manifestazioni è di valorizzare maggiormente la professionalità e l’immagine del maître nel contesto dell’ospitalità italiana ed ha invitato tutti i presenti all’aperitivo ed al pranzo che i validi chef dell’Hotel Capital, Silvia Caroccia e Pietro Galdi, hanno preparato con grande maestria; infatti, il menu ha previsto un’infinità di leccornie ed è stato innaffiato con i vini prodotti ed offerti dall’azienda Andrea Pagano.
Dopo il pranzo è stato comunicato il verdetto della giuria:
1° classificato Raffaele Daniele
2° classificato Gerardo De Rosa
Tutti gli altri sono stati classificati ex aecquo al 3° posto.
L’Amira Paestum, infine, ha voluto premiare: la direzione dell’Hotel Capital per la preziosa collaborazione; Bruno Taurone, Premio Fedeltà 2007, come socio dell’associazione che si è distinto durante l’anno; Il duo musicale Elio e Anna, Premio Fedeltà Sponsor 2007 per essere sempre presente alle manifestazioni dell’Amira; le allieve della 3ª A dell’Istituto alberghiero di Capaccio ed il loro professore Antonio Stratoti, per aver collaborato fattivamente e con grande professionalità al servizio di sala. Il fiduciario ha concluso salutando tutti i presenti, dando appuntamento al prossimo anno per il 15° Gran Premio dei templi.
Con il piatto "Tubetti di bronzo con coccio, cozze e marroni di Roccadaspide su Coulis di broccoli scoppiettati e pomodorino fritto", abbinati a un Valentina 2007 Fiano Paestum Igt dell’Azienda Rotolo di Rutino, Maurizio Calabrese, maître della Tenuta Capodifiume Ristorante Le Trabe, ha vinto il 15° Gran Premio dei Templi, gara gastronomica riservata ai maîtres.
Il "15° Gran Premio dei Templi", organizzato dall’A.M.I.R.A. (Associazione Maîtres Italiani Ristoranti e Alberghi) sezione Paestum, è avvenuto martedì 9 dicembre nelle eleganti sale del Grand Hotel Paestum Tenuta Lupò di Paestum. La manifestazione, che consisteva nel preparare un piatto "flambé", che aveva come tema "La pasta e il mare" con l’abbinamento di un vino, è stata caratterizzata da un’atmosfera di classe ed eleganza. Alle 11 in punto, tutti i maîtres partecipanti erano in perfetta tenuta di lavoro, in smoking, tutti sorridenti ed orgogliosi di indossare il farfallino d’oro, unico emblema che distingue un maître professionista da un maître improvvisato e occasionale. Folto il pubblico presente composto in gran parte dagli operatori turistici della Riviera Pestana e della provincia di Salerno, oltre a personalità politiche locali. Ecco i membri della qualificata giuria:
il Cav. Giuseppe Di Napoli (Gran Maestro della Ristorazione)
Michela Guadagno (Sommelier Professionista)
Alberto Alovisi (Presidente ADA Campania, Associazione Direttori d’Albergo)
Erminia Zaghloul (Grand Hotel Paestum Tenuta Lupò)
Giuseppe Di Girolamo (Giornalista)
I partecipanti sono così passati in passerella:
Maurizio Calabresedella Tenuta Capodifiume Ristorante Le Trabe di Paestum ha preparato i "Tubetti di bronzo con coccio, cozze e marroni di Roccadaspide su Coulis di broccoli "scoppiettati" e pomodorino fritto" accompagnati da un Valentina 2007 Fiano Paestum Igt, delle cantine Alfonso Rotolo di Rutino
Antonio Ferraiuolo della Tenuta Sciacca di Falciano del Massico ha presentato i "Tagliolini con calamarelle e gamberi rossi affogati nella loro crema al profumo di lime e bottarga di tonno" insieme a un More Maiorum 2005 Fiano di Avellino Docg, di Mastroberardino
Giuseppe Li Santi dell’Hotel Royal di Paestum ha preparato i "Paccheri bicolore al guazzetto di rana pescatrice e cappesante" serviti con un Noè 2007 Cilento Bianco Doc della Tenuta Di Bartolomeo
Raffaele Longo dell’Hotel Le Palme di Paestum ha elaborato gli "Spaghetti con alici alla capaccese" abbinati a un Fiano 2007 Paestum Igt I Vini del Cavaliere Casa Vinicola Cuomo
Davide Rotondi del Solone Residence Hotel di Ascea Marina ha concorso con le "Trenette con gamberi imperiali all’aroma di Bosco con brunoise di gherigli di noci " insieme a un Perella 2006 Fiano Paestum Igt di De Conciliis
Antonio Vicinanza dell’Oasi del Gusto di Giovi-Salerno con "Gnocchi di ceci di Cicerale con gamberoni al brandy, pomodori confit e arancia candita" e Kratos 2007 Fiano Paestum Igt di Maffini
Michele Verdastro del Ristorante La Terrazza di Mercato San Severino ha proposto i "Maccheroncini con polpettine di baccalà alla spianese" abbinati a un Vandari 2007 Falanghina Sannio Doc dell’Antica Masseria Venditti.
Dopo la gara, Diodato Buonora della sezione Amira di Paestum, neo vice presidente Nazionale, ha spiegato che lo scopo principale di queste manifestazioni è quello di valorizzare maggiormente la professionalità e l’immagine del maître nel contesto dell’ospitalità italiana ed ha invitato tutti i presenti al pranzo che il valido chef del Grand Hotel Paestum, Sabatino Sicignano, ha preparato con gran maestria; infatti, il menu ha previsto un’infinità di leccornie ed è stato innaffiato con i vini prodotti dall’Azienda Andrea Pagano.
Dopo il pranzo è stato comunicato il verdetto della giuria: 1° classificato Maurizio Calabrese, 2° classificato Raffaele Longo. Tutti gli altri sono stati classificati ex aequo al 3° posto.
Diodato Buonora, infine, ha voluto premiare: gli allievi dell’Istituto Alberghiero di Capaccio per la proficua collaborazione, la direzione del Grand Hotel Paestum Tenuta Lupò per la preziosa disponibilità, la Sacar Forni di Baronissi, Premio Fedeltà Sponsor 2008 per essere sempre presente alle manifestazioni dell’Amira e il socioGiuseppe Tommasiello dell’Hotel Capital di Campagna con il Premio Socio Fedeltà 2008, riconoscimento che va al socio che si è distinto di più per fedeltà verso l’associazione.
Per la 16° edizione del Gran Premio dei Templi, la gara gastronomica riservata ai maître della provincia di Salerno, l’Amira ha scelto come scenografia Palinuro, una delle più belle località marine della nostra provincia. è stato un vero spettacolo, complice una bellissima giornata di tarda primavera, vedere i maître preparare i loro piatti con lo sfondo dell’azzurro del mare palinurese. La manifestazione si è tenuta nelle sale del Grand Hotel San Pietro, uno degli alberghi che da anni è il fiore all’occhiello di questa località.
Essa consisteva nel preparare un piatto “flambé” con abbinato un vino. Ogni anno la kermesse gastronomica, molto seguita dagli addetti ai lavori, ha un tema diverso che viene deciso dai vertici nazionali del sodalizio. In quest’occasione è stato scelto lo “Spinosino d’oro”, un tipo di pasta prodotto dall’azienda Spinosi di Campofilone, località marchigiana situata in provincia di Ascoli Piceno. Questa pasta è ricca di omega 3 ed è molto indicata per le arterie vascolari.
A vincere la gara, per la quarta volta, è stato Maurizio Calabrese , maître alla Tenuta Capodifiume – ristorante le Trabe di Capaccio-Paestum. Il suo piatto “Spinosini con mezzi rossi e vongole in panino caldo disidratato su crema di gamberi rossi” con abbinato il Valentina 2008 Fiano Paestum igt di Alfonso Rotolo ha letteralmente conquistato la valida giuria che si è dimostrata molto attenta e sicura nel valutare i partecipanti.
Essa era composta da:
Giovannangelo Pappagallo (Gran Maestro della Ristorazione della sezione Amira di Bari, nonché vice presidente nazionale aggiunto) che ha giudicato la tecnica professionale ed il gusto del piatto
Antonio Ramondo (rinomato chef di cucina del palinurese) che ha esaminato il gusto e la presentazione del piatto
Vincenzo Merola (produttore di vino e assessore al commercio al comune di Centola-Palinuro) che ha avuto il compito di valutare l’abbinamento cibo-vino, la presentazione, la stappatura e l’esame organolettico effettuato dal concorrente
Rita Corradin (Assessore al Turismo del comune di Centola-Palinuro, nonché titolare del Grand Hotel San Pietro)
Marianna Bochicchio
Questi gli altri concorrenti ed il nome delle relative ricette:
Raffaele Daniele del wine bar restaurant il Vecchio Bottaio di Agropoli ha preparato gli “Spinosini con code di scampi e colatura di alici su vellutata di zucchine a specchio” accompagnati da un Pietrarosa 2005 Greco di Tufo Docg, di Di Prisco
Massimo De Rosa del Grand Hotel Paestum Tenuta Lupò di Paestum ha presentato gli “Spinosini con sfilacci di faraona, baccelli di fave e cuori di carciofi di Paestum guarnito con lamelle di zenzero caramellato” serviti con un Lacryma Christi Rosso 2007 del Vesuvio Doc delle cantine Sannino di Ercolano
Vincenzo Di Donnadell’Istituto Alberghiero di Contursi Terme ha elaborato gli “Spinosini con asparagi di montagna, speck e scamorza affumicata flambati alla grappa” abbinati a un Pietraincatenata 2007 di Luigi Maffini
Raffaele Longo dell’Hotel Le Palme di Paestum ha concorso con gli “Spinosini alla crema di carciofi Tondo di Paestum I.G.P., guanciale di Roccadaspide, panatura alle erbette aromatiche e carpaccio di provola affumicata” insieme a un Aglianico 2007 Cilento Doc de “I Vini del Cavaliere”
Davide Rotondi del Solone Residence Hotel di Ascea Marina ha realizzato gli “Spinosini dell’Orto…Bosco” abbinati a un Antece Fiano Paestum Igt di De Conciliis.
La gara è stata seguita da numerosi ristoratori ed albergatori ed ha avuto come ospiti importanti Amilcare Troiano (Presidente del Parco Nazionale del Cilento) e Romano Speranza, sindaco di Centola che ha ringraziato con molto calore gli amirini per aver scelto il “suo” comune per questa manifestazione, affermando che è la prima volta che in loco si tiene una manifestazione di professionisti.
Dopo la gara il fiduciario della locale sezione Amira,Francesco Grippo, ha spiegato che lo scopo principale di queste manifestazioni è di valorizzare maggiormente la professionalità e l’immagine del maître nel contesto dell’ospitalità italiana ed ha invitato tutti i presenti all’aperitivo ed al pranzo che i validi chef del Grand Hotel San Pietro, Enzo Percopo e Sergio Dura, hanno preparato con grande maestria; infatti, il menu prevedeva un’infinità di leccornie ed è stato innaffiato con i vini prodotti ed offerti dall’azienda Donna Carmela.
Dopo il pranzo è stato comunicato il verdetto della giuria:
1°Maurizio Calabrese, 2° Raffaele Daniele.
Tutti gli altri sono stati classificati ex aequo al 3° posto.
L’Amira Paestum, infine, ha voluto premiare: la direzione del Grand Hotel San Pietro ed il maître Antonio Rotondaro per la preziosa collaborazione; la Pasticceria degli Angeli di Campagna con il Premio Fedeltà Sponsor 2009 per essere sempre presente alle manifestazioni dell’Amira; gli allievi dell’Istituto alberghiero di Capaccio che hanno offerto la loro collaborazione all’evento.
Sarà Michele Staveley Girardi Falcone a rappresentare la sezione AMIRA (Associazione Maîtres Italiani Ristoranti e Alberghi) di Paestum – Salerno alle semifinali nazionali per il concorso “Maître dell’Anno 2010”, che si terranno il prossimo 25 maggio a Foggia. Michele Girardi ha raggiunto questo obiettivo vincendo la 17ª edizione del Gran Premio dei Templi, che si è svolto pochi giorni fa nelle eleganti sale dell’Hotel Royal di Paestum, realtà alberghiera della nota cittadina turistica della Piana del Sele, gestita con cura e passione dalla famiglia Buccella. Il Gran Premio dei Templi è una gara gastronomica che consiste nell’elaborare un piatto “flambé” con in abbinamento un vino e, generalmente, si svolge per selezionare il “Maître dell’Anno” di sezione, che rappresenterà la nostra provincia alle semifinali nazionali. Il tema di questa edizione è stato: “fantasia di frutta” con sezionatura e flambé. I partecipanti, prima di preparare il piatto, dovevano tagliare e sezionare la frutta davanti al pubblico e alla giuria. Ricordiamo che la sezione Amira di Paestum ha raggiunto per ben quattro volte la finalissima nazionale e lo scorso anno ha avuto la soddisfazione di conquistare il podio con il terzo posto di Maurizio Calabrese. Risultato che ha portato in alto il nome di Paestum e della provincia di Salerno, avendo quasi tutte le riviste e moltissimi siti web del settore scritto della manifestazione. Peccato che di questo s’interessano poco i nostri operatori turistici e per niente i nostri politici, cosa che vi posso assicurare non succede in altri angoli d’Italia, dove queste iniziative sono aiutate e lautamente sponsorizzate. Questa manifestazione si tiene in vita grazie a pochi e tenaci soci della sezione Amira locale che con passione, impegno e una ricerca certosina di fondi ci tengono a portare in alto il nome della nostra gastronomia e dei nostri meravigliosi posti turistici che meriterebbero ben altro. Tornando alla gara, come detto sopra, il vincitore è stato Michele Girardi che è il maître al ristorante L’Uorto di Policastro Bussentino, locale dove è anche gestore insieme a Pasquale Lamoglie. I due hanno fatto di questo ristorante un punto di riferimento gastronomico di questa zona, che è un vero angolo di paradiso naturale della nostra provincia. Il piatto che ha permesso di conquistare l’ambito premio è stato “Flambé d’ananas con piramide di fragole e albicocche aromatizzate al balsamico di Reggio Emilia” con in abbinamento il Nyx, spumante moscato dolce prodotto dalla Casa Vinicola Cuomo – I Vini del Cavaliere di Capaccio – Paestum.
Al secondo posto troviamo Davide Rotondi del Solone Residence Hotel e Solone Grandi Eventi di Ascea Marina che ha proposto “Frutta flambé al cioccolato fondente guarnita d’ananas disidratata e glassa di aceto balsamico all’aroma di fichi con tortino di uvetta e mela” con in abbinamento ancora l’ottimo Nyx cilentano.
Terzi classificati ex aequo troviamo:
Raffaele Longo dell’Istituto Alberghiero di Anzio (Roma), che ha presentato il “Croccante speziato con crema di mascarpone, pere alla vaniglia con riduzione di aceto balsamico al rabarbaro” insieme a un Passula dell’azienda di Alfonso Rotolo di Rutino Cilento
Giuseppe Li Santi dell’Hotel Royal di Paestum, che ha cercato di colpire la giuria con “La millefoglie di ricotta di bufala e mela annurca con croccantezza di nocciole di Giffoni” insieme a un Privilegio dei Feudi di San Gregorio
Francesco Grimaldi della Tenuta Capodifiume – Ristorante Le Trabe ha elaborato l’ “Ananas al pepe rosa su passatina fredda di fragole e banane con aceto balsamico tradizionale di Reggio Emilia” abbinato a un Ben Rye, Passito di Pantelleria di Donnafugata di Luigi Maffini
La giuria, altamente competente, era composta da:
Mario Ficarelli (Gran Maestro della Ristorazione)
Pasquale Brillante (Delegato dei Comuni Vesuviani dell’Associazione Italiana Sommeliers)
Andrea Riccio (Presidente Premio Nazionale “Piennolo d’Oro”)
Silvia Caroccia (Chef Hotel Capital di Campagna)
Cosimo Mondelli (Vice Preside dell’Istituto Alberghiero di Capaccio)
Dopo la gara, il fiduciario della locale sezione Amira, Francesco Grippo, ha spiegato che lo scopo principale di queste manifestazioni è quello di valorizzare maggiormente la professionalità e l’immagine del maître nel contesto dell’ospitalità italiana ed ha invitato tutti i presenti al pranzo che i validi chef dell’Hotel Royal hanno preparato con grande maestria; infatti, il menu ha previsto un’infinità di leccornie ed è stato innaffiato con i vini prodotti ed offerti dall’azienda “I Vini del Cavaliere”. Dopo la premiazione, L’Amira Paestum ha voluto premiare: la direzione dell’Hotel Royal per la preziosa collaborazione; Raffaele Daniele, Premio Fedeltà 2010, come socio dell’associazione che si è distinto durante l’anno; la Selemare Due, Premio Fedeltà Sponsor 2010 per essere sempre presente alle manifestazioni dell’Amira; gli allievi dell’Istituto alberghiero di Capaccio accompagnati dai professori Cosimo Mondelli e Antonio Stratoti, per aver collaborato fattivamente e con grande professionalità al servizio di sala. Il fiduciario ha concluso salutando tutti i presenti, dando appuntamento al prossimo anno per il 18° Gran Premio dei Templi 2011. Infatti, gli amirini (così si chiamano i soci Amira) di Paestum, anche senza aiuto, si batteranno per far conoscere, con le loro manifestazioni, Paestum e tutte le belle località della nostra bellissima provincia insieme alla gastronomia del posto.
Successo di pubblico senza precedenti al 18° Gran Premio dei Templi, la gara gastronomica riservata ai maître d’hotel, per determinare il “Maitre dell’Anno 2011”, della provincia di Salerno. Quest’anno la manifestazione si è tenuta al Minerva Resort Hotel di Paestum, una delle chicche alberghiere della nostra hotellerie, un nuovo quattro stelle dotato di tutti i comfort, gestito dalla famiglia Prearo.
Il tema di questa edizione sono stati i volatili. I partecipanti dovevano sezionare un volatile, precedentemente cotto in cucina e successivamente dovevano terminare la cottura al “flambé”, lo speciale fornellino da sala utilizzato dai maitre professionisti. Questa edizione è stata vinta dal maître Roberto Gigantino di Nocera Superiore, che lavora all’azienda “Terra di Vento” di Montecorvino Pugliano.
Il piatto che ha presentato è il “Piccione flambé profumato al timo su carpaccio di carciofi” con in abbinamento il Pietraincatenata 2007 di Luigi Maffini.
Il secondo posto è stato conquistato da Maurizio Calabrese del ristorante “Il Granaio dei Casabella” che ha preparato il “Galletto farcito con salsiccia di bufalo e borragine in salsa di mele annurche” assieme all’Urmi 2008, Rosso Paestum Igt di Alfonso Rotolo.
Terzi ex aequo sono stati:
Vincenzo Di Donna dell’Istituto Alberghiero di Cava dei Tirreni (Bianco di faraona flambato all’araki con involtino di violetta di Napoli con il Bechàr 2009 Fiano di Avellino Docg di Antonio Caggiano)
Davide Rotondi del “U’Saracino Banquetting” di Agropoli (Anatra al miele di acacia con chicchi di melagrana e supplì di zucca assieme al Bosco Caldaia 2005 Solopaca Rosso doc dell’Antica Masseria Venditti). La giuria, attentamente selezionata, era composta da:
Valerio Beltrami, Cancelliere dei Gran Maestri della Ristorazione, giunto appositamente a Paestum da Verbania;
Alberto Capasso, fiduciario Slow Food Vesuvio;
Giuseppe Fiorentino, executive chef hotel Minerva;
Vito Buccella, titolare Hotel Royal Paestum;
Sergio Spiniello, esperto prodotti enogastronomici campani.
Dopo la gara, il fiduciario della locale sezione Amira, Francesco Grippo, coadiuvato dal suo vice Raffaele Daniele che ha anche brillantemente presentato la manifestazione, ha spiegato che lo scopo principale di queste manifestazioni è quello di valorizzare maggiormente la professionalità e l’immagine del maître nel contesto dell’ospitalità italiana. Inoltre, l’Amira Paestum ha voluto premiare la direzione dell’Hotel Minerva e l’executive chef Giuseppe Fiorentino per la preziosa collaborazione; Michele Girardi, Premio Fedeltà 2011, come socio dell’associazione che si è distinto durante l’anno; I Vini del Cavaliere, Premio Fedeltà Sponsor 2011 per essere sempre “presente” alle manifestazioni dell’Amira. A questo punto, il vincitore Gigantino rappresenterà l’Amira Paestum alle semifinali del Concorso Nazionale “Maître dell’Anno 2011” che, grazie al volere dei maître pestani, si terranno a Paestum il prossimo ottobre all’Hotel Royal dove giungeranno professionisti da tutta la penisola per gareggiare e per conquistare l’accesso alla finale che si disputerà il prossimo novembre a Torino.
Quinta vittoria per il maître Maurizio Calabrese al Gran Premio dei Templi, la rinomata manifestazione gastronomica dell’Amira che è giunta alla sua 19ª edizione. Il vincitore, che attualmente lavora al Residence Oleandri di Paestum, ha dovuto preparare, davanti ad un’autorevole giuria, un piatto che aveva come tema “un secondo con la carne di bufalo” e vi ha dovuto abbinare un vino del Cilento.
La manifestazione si è tenuta alle “Trabe” di Paestum, durante “Le Strade della Mozzarella”.
Maurizio Calabrese ha vinto con:
“Filetto di annutolo con farcia di carciofi e caciocavallo in crosta di nocciole su fonduta di mozzarella e patate profumate al rosmarino, crostino di pane al prezzemolo e gocce di aglianico”
e vi ha abbinato il:
“Jungano”, l’aglianico dell’azienda agricola San Salvatore.
Roberto Gigantino Maitre del Ristorante "Il Papavero" di Eboli
"Chateaubriand di bufalo con fave asparagi ed uvetta"
e vi ha abbinato il :
"Mimì" 2011 ,Rosso Paestum Igt della casa vinicola "I Vini del Cavaliere"
Michele Girardi Maitre del Ristorante "L'Uorto"di Policastro Bussentino
"Filetto di Bufalo all'aglianico"
e vi ha abbinato il :
"Granatum"2010 ,Aglianico Cilento doc,della casa vinicola "I Vini del Cavaliere"
Davide Rotondi Maitre del Ristorante Banqueting "U'Saracino di Agropoli
"Tocchetti di Bufalo su Tartare di Melanzane con sfoglia di mozzarella dop e concassè di pomodori freschi al profumo di rosmarino"
e vi ha abbinato il :
"Cupersito"2010 ,Aglianico Cilento doc della casa vinicola "Casebianche"
Alla fine, il fiduciario della sezione Amira di Paestum, Francesco Grippo, si è complimentato con i suoi soci per l’alta professionalità espressa in quest’occasione.
Atmosfera delle grandi occasioni al Grand Hotel Schuhmann di Paestum per la manifestazione "1° Gran Premio dei Templi".La gara che consisteva in un'esibizione alla lampada tra sette maitres della sezione Amira-Paestum-Salerno,ha riscosso un grande successo da parte del folto pubblico presente,tra cui spiccava la presenza di tutti gli albergatori della Cointur.
Diodato Buonora ,fiduciario,che è stato il presentatore della serata,insieme a Fiore Natalino,ha iniziato presentando tutti i concorrenti e i membri della giuria che era composta da:
Giuseppe Di Napoli, Gran Maestro della Ristorazione
Gerardo Novi, Presidente dell'asociazione cuochi salernitani
Saverio Prota, giornalista del Mezzogiorno
Emilio Garofalo, direttore dell'Aast di Paestum
Arnaldo Pisani, il primo ristoratore di Paestum
Mario Luciani dell'Aibes
I partecipanti:
Vincenzo Longo Maitre Hotel Ariston di Paestum
presenta: "Gamberoni in salsa tartufata"
vino abbinato:"Greco di Tufo" Mastroberardino
Gerardo de Rosa Maitre Hotel Excelsior di Capaccio
presenta: "Gamberoni e Porcini al sapore di menta"
vino abbinato: "Bianco degli Alburni" cantine Val Calore di Castel S.Lorenzo
Carmine Tesoniero Maitre Hotel Esplanade di Paestum
presenta: "Crostacei alla Belle Epoque"
vino abinato: "Cilento Bianco doc" cantine MArino di Agropoli
Gennaro Scovotto Maitre Hotel Schuhmann di Paestum
presenta: "Petto di pollo fantasia"
vino abbinato: " Lacryma Christi rosato doc" azienda Saviano
Antonio Rotondaro Maitre Grand Hotel San Pietro di Palinuro
presenta:"Bauletti al Brandy"
vino abbinato:"Barbera Castel San Lorenzo"cantina Val Calore
Luciano Apicella Maitre Villa Silvia di Roccapiemonte
presenta:"Crepes Italia 94"
vino abbinato:"Moscato frizzante"cantine La cacciatora di Caldirola
Raffaele Daniele Maitre Hotel Le Palme di Paestum
presenta: "Fruits exotiques flambées"
vino abbinato:" Spumante San Lorenzo" cantina Val Calore
Alla fine il verdetto vede vincitore del 1° Gran Premio dei Templi
1° Rafaele Daniele
2° Gerardo De Rosa
3° tutti gli altri concorrenti
Si è svolto nelle eleganti sale dell'Hotel Excelsior di Capaccio il 2° Gran Premio dei Templi.
La gara è stata vinta dal Maitre Michele Verdastro del Ristorante "Le Terrazze" di Mercato San Severino con il piatto "Penne alla Terrazza" che rappresenterà la sezione Amira di Paestm-Salerno alle semifinali nazionali del concorso "Maitre dell'anno 1995".Sette i Maitre che hanno dato vita alla grande sfida gastronomica:
Antonio Rotondaro Maitre del Grand Hotel San Pietro di Palinuro
presenta: "Bavette al Regno del Mare"
Claudio Napoli docente dell'Istituto Alberghiero di Nocera Inferiore
presenta: "Trofie Maga Circe"
Giuseppe di Giovanni Maitre Hotel Taverna dei Re di Paestum
presenta: "Garganelli ricci della Costiera Cilentana"
Vincenzo Di Donna docente dell'Istituto Alberghiero di Salerno
presenta: "Scialatielli alla Cambusera"
Luciano Apicella Maitre delle Ssr di Roccapiemonte
presenta: "Toscanelli Borgo Mediterraneo"
Francesco Grippo Maitre dell'Hotel Le Palme di Paestum
presenta: " Fusilli Maria Pia"
Michele Verdastro Maitre del Ristorante "Le Terrazze" di Mercato S.Severino
presenta." Penne alla Terrazza"
La Manifestazione ,seguita da un folto e qualificato pubblico composto in gra parte da operatori turistici della provincia di Salerno, è stata presentata dalla giornalista napoletana Lya Ferretti che ha dato via alla gara presentando al pubblico i componenti della giuria:
Giuseppe Di Napoli Gran Maestro della Ristorazione e Fiduciario sez.Amira Napoli e tesoriere nazionale dell'associazione.
Paolo Paolino sindaco di Capaccio
Pietro Comite giornalista del Mattino
Saverio Prota giornalista del Mezzogiorno
Ugo Carrino Presidente Albergatori di Paestum
Gerardo Novi Presidente Associazione Cuochi Salernitani
Ercole Garofalo dell'Hotel Excelsior di Capaccio
Alla fine la giuria decreta:
1° Michele Verdastro Maitre del Ristorante Le Terrazze di Mercato San Severino
con il piatto " Penne alla Terrazza"
2° Giuseppe di Giovanni Maitre dell'Hotel Taverna dei Re di Paestum
con il piatto "Garganelli ricci della costiera Cilentana"
3° tutti gli altri concorrenti.
A fine manifestazione targhe ricordo per tutti distribuite da un raggiante Diodato Buonora che ancora una volta è riuscito ad organizzare una splendida manifestazione,che cresce di anno in anno e si pone all'attenzione generale come una delle più qualificate iniziative tese a valorizzare la figura del Maitre Amira e della sua professionalità nel contesto dell'ospitalità italiana.
Con il piatto "Tocchetti di Salmone e Spigola ai Funghi Porcini",Gerardo De Rosa dell'Hotel Excelsior di Capaccio rappresenterà la sezione AMIRA di Paestum-Salerno alle semifinali nazionali del concorso "Maitre dell'anno 1996".
Questa gara gastronomica ha avuto luogo nelle eleganti sale dell''Hotel Taverna dei Re" di Paestum.
Lya Ferretti,giornalista e gastronoma,è stata la moderatrice della manifestazione.Ha iniziato presentando i componenti della qualificata giuria:
Antonio Maresca Gran Maestro della Ristorazione
Pasquale Marino Sindaco di Capaccio
Domenico Caprino Direttore dell'Hotel Taverna dei Re
Giuseppe Pagano Vice Presidente della Cointur
Gustavo Peduto Direttore della Cantina VAl Calore di Castel San Lorenzo
Maria Antonietta Grandazzo Assessore P.I.del comune di Capaccio
I partecipanti sono passati cosi' in passerella:
Antonio Rotondaro Maitre Grand Hotel San Pietro di Palinuro
presenta:"Filetti di Sogliola al Caviale"
Luciano Apicella Maitre di Cava dei Tirreni
presnta: "Aragoste e Gamberoni alla Magna Grecia"
Raffaele Daniele Maitre Hotel le Palme di Paestum
presenta:"Filetti di San Pietro alla moda"
Vincenzo Longo Maitre Hotel Clorinda di Paestum
presenta: "Filetto di Spigola ai sapori di Paestum"
Giuseppe Guarnieri Maitre Hotel Capital Quadrivio di Campagna
presenta: "Girandola multicolore con gamberi di fiume e vellutata allo champagne al pepe rosa"
Geraro De Rosa Maitre Hotel Excelsior di Capaccio
presenta: "Tocchetti di Salmone e Spigola ai Funghi Porcini"
Alla fine Lya Ferretti ha comunicato il verdetto della giuria:
1°Gerardo De Rosa
2°Vincenzo Longo
3°ex aequo tutti gli altri
Maitre dell'anno
Titolo Nazionale Amira
Maitre dell'Anno 2017
Michele Girardi della sezione Amira Paestum è il “Maître dell’Anno 2017”
L’Amira si è ritrovata a Gallipoli, lo scorso 23 e 24 ottobre, per uno dei suoi appuntamenti annuali più importanti, la finale del concorso nazionale “Maître dell’Anno 2017 – Trofeo Maria Luisa Speri”. Gallipoli, in provincia di Lecce, è una bella cittadina di mare, adagiata come un miraggio sulla costa ionica e, guarda caso, il suo nome significa proprio “Città Bella”. Sfortunatamente per tutti i soci Amira, cosa rara per questa stagione, i 2 giorni nel Salento sono stati colpiti da vento e pioggia. Questo ci ha impedito di visitarla e quindi … gli amirini saranno costretti a ritornarci, perché il posto merita, sia dal punto di vista paesaggistico che gastronomico. Le notizie su Gallipoli le abbiamo trovate in “rete” come quella che il borgo antico, arroccato su un’isola di origine calcarea, è collegato alla terraferma e alla città nuova da un ponte ad archi del Novecento, di recente affiancato da un altro ponte verso il porto. Le mura, i bastioni e le torri, che un tempo proteggevano la città dagli invasori, oggi la riparano dalle mareggiate donandole un fascino d’altri tempi. Prima di approdare nel centro storico con le sue stradine lastricate da cui balugina spesso uno spicchio di mare, vale la pena rallentare la passeggiata con una sosta presso il verace mercato del pesce, collocato nell’originario fossato dell’imponente castello, per contendersi con i veri gallipolini il pescato del giorno. La fortezza angioina, quasi completamente circondata dal mare, di recente ristrutturazione, è accessibile dalla città vecchia ed offre la possibilità di immergersi nella storia attraverso torrioni, gallerie, corridoi e maestose sale.
La finale del concorso “Maître dell’Anno 2017” si è svolta presso il Club Bellavista della Caroli Hotels. Il compito dei 10 concorrenti, in quest’ultima tappa del concorso, è stato quello di trinciare un pollo in sala e con lo stesso prepararci una ricetta flambé inedita con l’abbinamento di un vino. In più, quest’anno, i concorrenti sono stati sottoposti ad una prova scritta sulle conoscenze professionali e ad una prova orale su 2 lingue straniere a scelta tra inglese, tedesco e francese. I polli usati in gara sono stati quelli distribuiti dal “Gruppo Pregis”, specializzato nel mercato del Food-Service ed in particolare nelle forniture di prodotti alimentari, bevande e non food per Hotel, Ristoranti, Pizzerie, Bar e Comunità.
La gara è stata presentata da Giovannangelo Pappagallo, cerimoniere dell’Amira, con la supervisione di Valerio Beltrami, neo Presidente dell’Associazione eletto in Calabria l’anno scorso a novembre.
Ad iniziare la gara è stata la maître Silvia D’Ilario della sezione Amira Piemonte Orientale che ha preparato il “Pollo arrosto alla Piña Colada Flambée” e vi ha abbinato un “Bric Amel 2016, Langhe Doc, Marchesi di Barolo”; poi, Francesco Aquila della sezione Romagna ha elaborato il “Pollo ncapriata, la Romagna incontra il Sud” che l’ha accompagnato con l’ “Oplà 2016, Bio Sangiovese Rubicone Igt, Giovannini”; a seguire, Tamer Hassan della sezione Milano ha proposto la “Suprema di pollo alla moda del Martini con millefoglie di patate” assieme al “Chiarandà 2015, Contessa Entellina Doc, Donnafugata”; quarto in ordine di esibizione è stato Angelo Daino della sezione Sicilia Occidentale che ha presentato il “Pollo ai profumi e sapori di Sicilia” con il vino “Benedè 2016, Cataratto Sicilia Doc” dell’azienda Alessandro di Camporeale; la gara è continuata con Silvana Franci della sezione Chianciano Terme che ha preparato “La sovrana di galletto arricchita con foie gras, fichi rossi, tartufo e salsa saba di sangiovese” e un “Petruccino, Orcia Rosso Doc, Podere Forte”; in seguito, Ivan Mancini della sezione Ticino ha proposto “Chicken Mojito” accompagnato con il “Kerner 2016, Alto Adige Doc di Pacherhof”; si prosegue con Gilberto Paladin della sezione Venezia con il suo “Pollo al carciofo violetto di Sant’Erasmo” e in abbinamento il “Ronco del Cerò 2016, Sauvignon Collio Doc di Venica”; l’ottavo concorrente è Donato Palma della sezione Puglia Bari, delegazione del Salento, che ha elaborato la “Scaloppata di pollo allevato a terra su crema di piselli ricci di Sannicola, patate sieglinde di Galatina e julienne di peperoni del Pizzo in agrodolce al brandy; abbinato al “Mière 2015, Salento Rosso Doc delle cantine di Michele Calò & Figli”; penultimo concorrente è stato Michele Staveley Girardi Falcone della sezione Paestum con gli “Straccetti di pollo flambè allo zafferano con granelle di nocciole croccanti, brunoise di peperoni su vellutata di cime di rapa” assieme al “Valmezzana 2016, Fiano Cilento Dop delle cantine Albamarina di Palinuro”; la gara si è conclusa con l’esibizione di Claudio Licitra della sezione Ragusa Barocca che ha preparato “Il pollo al pesto degli iblei”, assieme al “Nutaru, metodo classico rosè da uve Frappato dell’Azienda Agricola Avide”.
La giuria che ha avuto l’arduo e difficile compito di giudicare la gara, in quanto il livello professionale dei partecipanti è stato alto come non mai, era composta da: Claudio Recchia (Cancelliere Ordine dei Gran Maestri della Ristorazione Amira) in qualità di presidente, Cesare Lo Verde (Gran Maestro della Ristorazione e Maître-Sommelier) come esperto ai vini, Onofrio Terrafino (Delegato Euro-Toques della regione Puglia) come esperto gastronomo, Attilio Palma (Giornalista) e Donato Renna (Gruppo Caroli Hotels ) in qualità di “clienti” che hanno valutato unicamente il gusto.
Alla cena di gala dell’evento, tenutasi nella bella sala del Bellavista Club Hotel di Gallipoli, prima c’è stata un’esibizione dei maître che hanno preparato una specialità con il gambero rosso di Gallipoli, successivamente il Presidente Nazionale Amira, Valerio Beltrami, ha inaugurato ufficialmente la delegazione Amira Salento (delegato Giuseppe Colagiorgio) che, in attesa che diventi “Grande” (se come si dice il buongiorno si vede dal mattino, siamo sulla buona strada), starà sotto il controllo della sezione Bari ed infine il “cancelliere” Claudio Recchia ha comunicato il verdetto della gara, accettato e condiviso da tutti: 1° e quindi “Maître dell’Anno 2017”, al quale va anche il Trofeo “Maria Luisa Speri”, Michele Girardi (Sezione Paestum), 2° Silvia D’Ilario (Piemonte Occidentale), 3° Ivan Mancini (Ticino) e tutti gli altri ex aequo al quarto posto. Ancora una volta, in una manifestazione “AMIRA” ha vinto … l’Amira e la sua professionalità. Grazie Presidente. Grazie Amira.
Diodato Buonora
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Concorso Il Carciofo di Paestum Igp e i vini del Cilento
“Ravioli con carciofi di Paestum e crostacei del Tirreno”, questo è il piatto che, abbinato al Fiix delle cantine Rizzo di Felitto, ha permesso a Jessica Russo, del Ristorante Osteria Demetra di Paestum, di aggiudicarsi il 1° concorso “Il carciofo di Paestum Igp e i vini del Cilento”, gara gastronomica riservata agli aspiranti maîtres della provincia di Salerno. La manifestazione è stata organizzata dall’Amira (Associazione Maîtres Italiani Ristoranti e Alberghi) della sezione Paestum-Salerno, diretta da Diodato Buonora dell’Hotel Esplanade di Paestum e si è svolta nello stupendo scenario della Tenuta Capodifiume – Ristorante Le Trabe di Paestum.
La gara consisteva nel preparare un primo piatto”flambè”, cioè in sala; come “protagonista” ci doveva essere il carciofo di Paestum, che da pochi anni ha ricevuto l’ambito riconoscimento I.G.P. (Indicazione Geografica Protetta), e di abbinarci un vino del Cilento. La giuria presieduta dal Gran Maestro della Ristorazione Giuseppe Di Napoli e composta da Enrico Di Lascio (Vice Presidente BCC di Capaccio), Gerardo Rega (della Cooperativa Paestum, organo promotore del carciofo di Paestum IGP), Paola Desiderio (Giornalista del Mattino) e Claudia Wetzel (Delegata Amirina della provincia di Salerno) ha dovuto valutare: la descrizione della ricetta, il corretto svolgimento, la presentazione del piatto, il gusto e l’abbinamento vino-cibo. Questi gli altri 6 partecipanti con le relative ricette:Roberto Adduono del Ristorante Modo di Pontecagnano (“Paccheri di Gragnano al profumo di mare su vellutata di carciofo tondo di Paestum Igp” insieme a un Fiano Paestum Igt di Alfonso Rotolo), Giuseppe Cavaliere del Grand Hotel San Pietro di Palinuro (“Sedanini con carciofi di Paestum e agnello” con un Paistom Aglianico Rosato dei Vini del Cavaliere), Orlando Di Poto dell’Hotel Capital di Campagna (“Straccetti di crêpes con carciofi di Paestum e caciocavallo” abbinato ad un Archetto Aglianico della Tenuta Di Bartolomeo), Francesco Grimaldi del Ristorante Le Trabe di Paestum (“Mezzi paccheri con carciofi, tonno e scorzetta d’arancia” con il Respiro Aglianico di Rotolo), Biagio Lembo del Ristorante Nonna Sceppa di Paestum (“Cavatellini nani ai sapori del Parco” ed il Denazzano Rosato Aglianico di Luigi Maffini) e Davide Rotondi del Villaggio Hotel Heracles di Paestum (“Cialda di ravioli delicati alla crema di carciofi” con il Kleos rosso Igt di Maffini). Alla fine, l’atteso risultato: prima Jessica Russo, secondo Francesco Grimaldi. Tutti gli altri ex aequo al terzo posto. Per concludere, Diodato Buonora, molto soddisfatto del successo della manifestazione, ha asserito che molteplici erano gli scopi di questa manifestazione: valorizzare un prodotto tipico pestano come il carciofo, promuovere i buoni vini del Cilento e della Valle del Calore e dare ulteriore esperienza e professionalità ai giovani dell’Amira di Paestum che negli ultimi tempi si stanno distinguendo positivamente in manifestazioni del genere a carattere nazionale. Dello stesso avviso Gerardo Rega che ha chiesto all’Amira di far diventare questo evento un appuntamento da ripetere ogni anno.
Il Concorso "Carciofo di Paestum igp Mozzarella dop e i vini del Cilento" nasce nell'Aprile 2007 per valorizzare non solo i prodotti del territorio "Pestano" ma anche l'arte del "Flambè" da parte dei Maitre della nostra sezione
Il “Carciofo di Paestum” IGP, noto anche come “Tondo di Paestum”, dal nome dell’ecotipo locale da cui deriva, è ascrivibile al gruppo genetico dei carciofi di tipo “Romanesco”. L’aspetto rotondeggiante dei suoi capolini, la loro elevata compattezza, l’assenza di spine nelle brattee sono le principali caratteristiche qualitative e peculiari del “Carciofo di Paestum”, che ne hanno consacrato anche la sua fama tra i consumatori. Anche il carattere di precocità di maturazione può essere considerato un elemento di positività conferitogli dall’ambiente di coltivazione, la Piana del Sele, che consente al “Carciofo di Paestum” di essere presente sul mercato prima di ogni altro carciofo di tipo Romanesco.
Altre caratteristiche tipiche del prodotto sono: una pezzatura media dei capolini (non più di 4 per gambo per kg di prodotto), peduncolo inferiore a 10 cm, colore verde con sfumature violetto-rosacee, ricettacolo carnoso e particolarmente gustoso.
Le caratteristiche commerciali del “Carciofo di Paestum” sopra descritte sono anche frutto di un’accurata e laboriosa tecnica di coltivazione che gli operatori agricoli della Piana del Sele hanno affinato nel corso di decenni. Il clima fresco e piovoso nel corso del lungo periodo di produzione (febbraio-maggio), che caratterizza tale area, conferisce anche la tipica ed apprezzata tenerezza e delicatezza al prodotto.
Le caratteristiche di pregio del “Carciofo di Paestum” IGP consentono a tale prodotto di essere molto apprezzato in cucina, dove viene utilizzato nella preparazione di svariate ricette tipiche e di piatti locali come la pizza con i carciofini, la crema e il pasticcio ai carciofi, particolarmente graditi ai tanti turisti che visitano la Piana del Sele e in particolare i Templi di Paestum.
Ingrediente fondamentale della dieta mediterranea, il carciofo accompagna da tempo immemorabile la cultura gastronomica e rurale delle popolazioni del mezzogiorno d’Italia e della Campania in particolare.
Le radici della sua coltivazione vengono fatte risalire al tempo dei Borboni, il cui ufficio statistico già nel 1811 segnalava la presenza di carciofi nella zona di Evoli, l'attuale Eboli, e Capaccio. Le prime coltivazioni specializzate di carciofo sono state realizzate da agricoltori del Napoletano che impiantarono “carducci” di loro ecotipi proprio nelle zone adiacenti ai famosi Templi di Paestum.
Ma la vera e propria diffusione del carciofo nella valle del Sele risale intorno al 1929-30, grazie alle vaste opere di bonifica e di profonda trasformazione agraria apportate dalla riforma fondiaria. Anche il testo di geografia economica del Migliorini del 1949 ne conferma la presenza ed importanza nella zona.
La descrizione più approfondita della diffusione e dell'importanza della coltivazione del Carciofo di Paestum è stata fatta dal Bruni, nel 1960, che fa riferimento al carciofo di Castellammare come ecotipo coltivato nella Piana del Sele, varietà già citata da altri autori come appartenente al tipo Romanesco.
L’area di produzione del “Carciofo di Paestum” IGP è concentrata nella Piana del Sele, in provincia di Salerno, e più precisamente nei comuni di: Agropoli, Albanella, Altavilla Silentina, Battipaglia, Bellizzi, Campagna, Capaccio, Cicerale, Eboli, Giungano, Montecorvino Pugliano, Ogliastro Cilento, Pontecagnano Faiano, Serre.
La superficie attuale investita a carciofo nella Piana del Sele è di circa 1400 ettari (annata 2004-05). La produzione nel 2004 è stata circa 190 mila quintali, che rappresenta il 70% del totale regionale.
Quella del carciofo è diventata, a partire dagli anni ’70, una delle coltivazioni più importanti della Piana del Sele, soprattutto da quando ha gradualmente sostituito il pomodoro, da tempo in crisi per il diffondersi di infezioni virotiche particolarmente gravi.
Quella del 2005 sarà la prima annata di certificazione del “Carciofo di Paestum” IGP, in quanto il riconoscimento comunitario si è avuto nel marzo del 2004 in piena campagna di raccolta.
Al momento, dati Ismecert, al sistema di certificazione IGP sono iscritte 11 ditte per complessivi 82 ettari di superficie
Amira Flambè Tour
Ecco l’Amira-Flambé-Tour, una nuova e bella iniziativa dell’Amira (Associazione Maîtres Italiani Ristoranti e Alberghi) sezione Paestum per promuovere il nostro territorio e le nostre bontà enogastronomiche. Si tratta di una manifestazione itinerante, dove i soci del prestigioso sodalizio si cimentano nell’elaborazione di una specialità flambè (preparata e cucinata in sala), che ha come ingrediente principale un prodotto del luogo dove viene effettuata questa particolare kermesse. La 1ª tappa si è tenuta, i giorni scorsi, a Policastro Bussentino, presso il rinomato ristorante L’Uorto gestito da Michele Girardi e Pasquale Lamoglie. È dovuta proprio a Michele la scelta d’iniziare questo tour in questa bella località cilentana. Infatti, lo scorso anno, il bravo policastrese, dopo aver vinto il 17° Gran Premio dei Templi, aggiudicandosi il titolo provinciale di “Maître dell’Anno”, ha brillantemente superato le semifinali nazionali e nella finalissima a Foggia ha sfiorato il podio dello stesso concorso.
Il tema di questa 1ª tappa è stato un primo piatto ai gamberoni reali di Policastro con in abbinamento un vino della provincia di Salerno. I partecipanti sono stati sei soci dell’Amira Paestum, volutamente tutti giovanissimi perché tra gli obiettivi dell’associazione c’è anche la valorizzazione delle nuove leve che si affacciano in questo particolare e bel lavoro che è la gestione e l’accoglienza dei clienti in una sala ristorante. Questi i partecipanti con le relative ricette:
Roberto Longobardi del Ristorante Il Papavero di Eboli ha concorso con i “Paccheri agli agrumi su passatina di zucca e gamberoni reali del Golfo di Policastro” e il Prime Vigne Fiano Cilento Doc di Verrone;
Stefania Cubicciotti dell’Hotel Le Palme di Paestum ha elaborato i “Paccheri di Gragnano con zucca gialla e crostacei del Tirreno” e li ha serviti con il Proclamo 2009 Fiano Cilento Doc delle cantine Marino di Agropoli;
Chiara Martino del Ristorante La Bettola del Massaro di Battipaglia ha fatto gustare il “Riso Venere con gamberoni di Policastro e zucchine su crema di Pinoli” con il Fiano 2009 Paestum Igt di Alfonso Rotolo;
Arturo Cavaliere del Grand Hotel San Pietro di Palinuro ha preparato i “Paccheri con gamberoni reali, carciofi e croccante di pane aromatizzato” abbinati a un Fiano 2009 Paestum Igt dei Vini del Cavaliere;
Monica Trezza dell’Hotel Cerere di Paestum ha gareggiato con le “Cortecce con gamberoni reali di Policastro, filange di zucchine e pomodorini del piennolo” insieme a un Donnaluna Fiano Cilento Doc di De Conciliis;
Nicola Gerardo Di Siervi del Ristorante l’Uorto di Policastro Bussentino ha proposto le “Trenette al pesto di pistacchio e gamberoni reali” in connubio con il Cilento Bianco 2009 Doc dei Vini del Cavaliere. A giudicare il tutto, il concorso si può vantare di avere avuto una super giuria composta dal Maestro della Ristorazione Amira, Bruno Cassese, in qualità di presidente; Gerardo Parente della F.I.C. (Federazione Italiana Cuochi); Alberto Giannattasio, delegato FISAR (Federazione Italiana Sommelier Albergatori Ristoratori) della provincia di Salerno; Enzo Crivella, Fiduciario Slow Food di Sapri; Mario Fortunato, giornalista. Alla fine della gara, dopo un sontuoso buffet preparato ed offerto dal ristorante l’Uorto, il bravo presentatore, Raffaele Daniele ha comunicato il verdetto: 1ª classificata Chiara Marino, 2° classificato Gerardo Nicola Di Siervi, tutti gli altri ex aequo al terzo posto. Francesco Grippo, responsabile provinciale dell’Amira ha dichiarato di essere stato molto soddisfatto della manifestazione, sia per il responso della giuria, che è stata molto attenta, che dalla presenza massiccia di spettatori. Inoltre ha aggiunto che l’Amira è pronta ad organizzare, senza scopo di lucro, altre tappe di questo goloso tour. È sufficiente trovare un locale che ospita la manifestazione in una località dove c’è da valorizzare un prodotto della nostra provincia. Per qualsiasi richiesta lo si può contattare al 339 523 74 06. Tra le prossime manifestazioni dell’Amira segnaliamo il 18° Gran Premio dei Templi che si svolgerà il prossimo 12 aprile, con inizio alle ore 15 e 30, al Minerva Resort Hotel di Paestum, gara che designerà il maître dell’anno provinciale che parteciperà alle semifinali nazionali del concorso il prossimo maggio in provincia di Verbania.
Grazie alla nostra esperienza, alla nostra affidabilità e al nostro impegno costante, abbiamo avuto il privilegio di lavorare con clienti fantastici, proprio come lei.
Siamo sempre al lavoro per raggiungere i nostri obiettivi che, nella maggior parte dei casi, coincidono con quelli dei nostri clienti. Allo stesso tempo, ci dedichiamo ai nostri progetti che ci permettono di esplorare e mettere in pratica nuove idee.
Le donne nell'arte del Flambè
L’obiettivo dell’Amira, in questa kermesse, è stato quello di valorizzare il ruolo femminile nel mondo dell’accoglienza alberghiera e della ristorazione, a partire dalle giovani promesse che rappresentano il futuro di questa importante professione. Infatti, si trattava di una gara a squadre riservata unicamente alle donne ed erano ammesse anche le alunne degli istituti alberghieri. A Grado sono giunte 14 squadre provenienti da tutta l’Italia e qualcuna anche dall’estero come il Ticino dalla Svizzera, da Shanghai e dalla Slovenia. A rappresentarci (unica squadra campana presente), c’è stata l’Amira Paestum con tre alunne dell’istituto alberghiero Ancel Keys di Castelnuovo Cilento (naturalmente socie del sodalizio pestano), scuola che, anno dopo anno, è in continua crescita grazie all’impegno della dirigente scolastica, Marinella Masella (sensibilissima ad eventi simili), e dei validi insegnanti tecno-pratici.
La “nostra” squadra, composta dalle giovani allieve Francesca Caruccio, Marika Ferrazzano e Chiara Audino, si è brillantemente classificata al 1° posto assoluto. Per la cronaca, le stesse partecipanti, lo scorso anno hanno conquistato il secondo posto. Il tema della prova è stato “il dessert (con in abbinamento un vino) con la preparazione di una creazione di un tovagliolo”. Il piatto che hanno preparato le ragazze dell’Ancel Keys è stato “Nuvolette di frumento con farcia di ricotta di bufala, confettura di fico bianco e marmellata di cetrangoli del Cilento al profumo di anice stellato e basilico” con in abbinamento il “Passito di Cardosa” di Castel San Lorenzo. Ad accompagnare la squadra “pestana” sono stati Raffaele Longo, fiduciario Amira Paestum, e Alfonso Gentile, insegnante dell’istituto alberghiero di Castelnuovo Cilento. Tutti felicissimi del risultato ottenuto dalla nostra squadra, ad iniziare dalla dirigente scolastica Marinella Masella che, saputo telefonicamente del prestigioso piazzamento, era emozionata e commossa, poi, naturalmente le partecipanti, gli accompagnatori e i soci Amira di Paestum che da casa hanno seguito la manifestazione, in diretta streaming, su Facebook. Questo risultato fa capire quanto sia importante la collaborazione tra scuola e associazioni professionali, cosa che la maggior parte degli istituti alberghieri della nostra provincia (in totale sono più di dieci) non hanno ancora capito. Sono in tanti a pensare ai propri interessi, trascurando quelli degli allievi che per crescere hanno bisogno di stimoli e coinvolgimento in attività professionali, cosa che l’Amira Paestum, da sempre, riesce a fare molto bene con impegno, professionalità, serietà e … soprattutto gratuitamente… Grazie “ragazze”, siete state bravissime e siamo orgogliosi di voi.
Diodato Buonora – Il Settimanale UNICO – Marzo 2018
La Nostra Storia dal 1955...
L’Amira (Associazione Maîtres Italiani Ristoranti ed Alberghi) nasce nel 1955 presso il Ristorante SAVINI di Milano, su idea del Comm. Guido FERNIANI, che ne era il direttore di sala. Attuale Presidente Nazionale è Valerio BELTRAMI, che è in carica dal novembre 2016
Il nostro team
Fiduciario Maitre GiovanniCalembo
Organigramma di sezione 2020/2024
Vice Fiduciario : Girardi F.Michele S.
Segretario: Luigi Criscuolo
Tesoriere: G.M. Antonio Rotondaro
Maestro dei Vini G.M.Raffaele Daniele
Consigliere Franco Napoleone
Consigliere Davide Rotondi
Responsabile corsi Aggiornamento G.M.Raffaele Daniele
Responsabile "Social" Davide Rotondi
Addetto Stampa G.M. Diodato Buonora
Presidente del Direttivo G.M.Francesco Grippo
I gran Maestri della Ristorazione
- Maitre Buonora Diodato
- Maitre Cassese Bruno
- Maitre Grippo Francesco
- Maitre Rotondaro Antonio
- Maitre Raffaele Daniele
Soci effettivi
Anselmo Domenico
Aulitto Vincenzo
Apicella Luciano
Belluccio Giuseppe
Borreca Raffaele
Buonora Diodato
Calabrese Maurizio
Calembo Giovanni
Cafaro Francesco
Cataldo Nicola
Cataldo Daniele
Cassese Bruno
Cavaliere Arturo
Cavaliere Giuseppe
Criscuolo Luigi
Daniele Raffaele
Daniele Roberto
De Feo Simone
Di Donato Vincenzo
Di Poto Orlando
Di Siervi Nicola
D'Elia Giuseppe
Fasulo Generoso
Girardi F.Michele S.
Giudicianni Mauro
Gentile Alfonso
Giordano Salvatore
Grippo Francesco
Lambiase Gaestano
Longo Raffaele
Molinara Domenico
Napoleone Franco
Onorato Armando
Paolantonio Marco
Principe Vincenzo
Rotondaro Antonio
Rotondi Davide
Solimeo Marco
Somma Bernardo
Taurone Bruno
Tommasiello Giuseppe
Verdastro Michele
Soci Aspiranti
Audino Chiara
Caruccio Francesca
Cioffi Maria Assunta
Cobucci Sofia
Carpentieri Gaia
D'Alessio Luciano
Galdi Valentino
Iannicelli GianMaria
Iuliano Antonio
Lerro Giustino
Longo Fabiola
Melella Salvatore
Pelle Arturo
Rubano Antonio
Sica Giuseppe
Yusuf Farah Kiris
Amirine
Buonora Claudia
Su di Noi
L’Amira
L’AMIRA (Associazione Maîtres Italiani Ristoranti ed Alberghi) nasce nel 1955 presso il Ristorante SAVINI di Milano, su idea del Comm.Guido FERNIANI, che ne era il direttore di sala.
Attuale Presidente Nazionale è Raffaello SPERI, che è in carica dal novembre 2004.
La sede sociale è a Milano, mentre la sede operativa è a Peschiera del Garda (VR).
L’AMIRA è un’Associazione che può contare su un’organizzazione di 50 Sezioni su scala nazionale, ed alcune rappresentanze estere, che raggruppano alcune migliaia di soci, cifra non elevatissima, data la severità dei requisiti richiesti ai nuovi associati.
È un’Associazione senza scopo di lucro, a carattere esclusivamente professionale.
Scopi ed obbiettivi dell’AMIRA sono:
· Riunire i Maîtres Italiani e di origine Italiana, o di nazione membra dell’U.I.M.H., che offrono garanzia di seria preparazione professionale e morale
· Incrementare la reciproca conoscenza ed amicizia fra i soci ed intensificare lo scambio di notizie ed esperienze professionali e curarne l’aggiornamento
· Mantenere rapporti di collaborazione con imprenditori e dirigenti del settore, allo scopo di raggiungere una sempre maggiore qualificazione professionale
· Curare i rapporti con le associazioni consorelle sia in Italia che all’Estero
· Creare occasioni d’incontro e di discussione sulle problematiche relative al settore della ristorazione e dell’ospitalità in genere
· Promuovere iniziative culturali e professionali per la qualificazione dei Maîtres, collaborare con le Scuole Alberghiere ed enti analoghi per favorire la formazione di giovani aspiranti Maîtres
· Promuovere manifestazioni ed iniziative che di riflesso, interessino la stampa, onde divulgarne presso l’opinione pubblica la figura e l’importanza del Maître nel contesto dello sviluppo turistico Sin dalla sua fondazione, l’AMIRA si è tenuta al passo coi tempi proiettandosi al futuro, guardando l’esigenza della clientela in una ristorazione sempre più evoluta.
L’AMIRA fa sue la cultura dell’accoglienza e dell’ospitalità, vere risorse turistiche.
L’associazione è riconosciuta giuridicamente con D.P.C.M. del 7-07 1994 G.Uff. 1/10-94.
La sezione Paestum viene inaugurata il 20 Maggio 1994 presso l'Hotel Esplanade il fiduciario e' Diodato Buonora oggi Vice presidente Nazionale.
Il Regolamento
Art. 1 – COSTITUZIONE - Così come recita lo Statuto e:
L’A.M.I.R.A. è stata creata per valorizzare e mantenere elevato il suo prestigio nella professione. L’iscrizione dei soci è regolata dalle norme dello statuto vigente. Tutti i soci sono soggetti alle regole in esso contenute. Lo statuto può essere modificato in Assemblea straordinarie, vedi art. n. 9.
Art. 2 – PERSONALITA’ GIURIDICA - Così come recita lo Statuto e:
L’A.M.I.R.A. è l’unica associazione della categoria riconosciuta giuridicamente, ed è la sola associazione italiana che può far parte dell’Unione Internazionale dei Maître d’Hotel .
Art.3 – SCOPO SOCIALE - Così come recita lo Statuto e:
La valorizzazione della figura e della professionalità del Maître d’Hotel nella ristorazione è lo scopo principale della nostra associazione. La presenza di Maîtres d’Hotel professionisti nel mondo, iscritti alla nostra associazione contribuisce al prestigio dell’ A.M.I.R.A. La conoscenza ed i rapporti con le scuole alberghiere, le istituzioni, le autorità, la stampa, la produzione, ecc. devono essere coltivati con cura da parte di tutti gli associati, per raggiungere lo scopo sociale.
Art. 4 – AUTONOMIA - Così come recita lo Statuto.
Art. 5 – CATEGORIE DEI SOCI - Così come recita lo Statuto. Per A.D.A.M. deve intendersi Associazione Degustatori Acque Minerali.
Art. 6 – AMMISSIONE - Così come recita lo Statuto e:
La domanda dovrà essere presentata in Sede corredata della documentazione, della quota d’iscrizione e della quota sociale, seguendo la procedura prevista dallo Statuto. La domanda incompleta non potrà essere presa in considerazione. Nel caso in cui la domanda sia respinta, potrà essere presentato ricorso alla Giunta Esecutiva, entro 30 giorni dal diniego. Il parere della Giunta è definitivo ed inappellabile. 1
Art. 7 – DIRITTI E DOVERI DEI SOCI - Così come recita lo Statuto e:
I soci non possono assumere iniziative in proprio, senza il parere preventivo del proprio Fiduciario di Sezione. “ E’ fatto divieto ad ogni Socio divulgare accuse sull’operato del Presidente, della Giunta, delle Sezioni, dei Collegi, dei Soci singoli o gruppi degli stessi, senza prima aver chiesto chiarimenti al Presidente o alla Giunta con risposta di questi entro 60 (sessanta) giorni . Il non rispetto della norma autorizza l’intervento automatico del Collegio dei Probiviri” (Approvato all’unanimità al Consiglio Direttivo del 6 aprile 2011 di Sirmione -BS) Quale segno di professionalità, durante lo svolgimento del proprio lavoro, tutte le categorie dei Maître Professionisti hanno l’obbligo di portare il distintivo loro assegnato. In caso d’inosservanza di tale obbligo potrà essere comminato il richiamo.
Art. 8 – PERDITA DELLA QUALIFICA DI SOCIO - Così come recita lo Statuto.
Art. 9 – ORGANI ASSOCIATIVI - Così come recita lo Statuto.
Art. 10 – L’ASSEMBLEA DEI SOCI - Così come recita lo Statuto e:
Le elezioni nazionali. L’Assemblea nominerà fra i Soci aventi diritto il Presidente, i Vice Presidenti e gli scrutatori dei seggi elettorali. Gli scrutatori saranno proposti dalle Sezioni. Le votazioni si svolgeranno nel seguente modo: - il Maître si presenterà al seggio preposto alla sua Sezione di appartenenza mostrando il modulo che gli dà diritto al voto e le eventuali deleghe, massimo consentito due, riceverà le schede per votare, si recherà negli appositi spazi predisposti nella sala, voterà e depositerà le schede votate nelle apposite urne predisposte. Potrà uscire dalla sala allestita per le elezione quando avrà depositato le schede votate nelle urne. - le schede saranno di quattro colori diversi: Presidente, Vice Presidenti, Probiviri, Revisori. - sulle schede oltre ai nomi dei candidati ci saranno delle righe in bianco affinché il Maître possa esprimere preferenze personali. - le preferenze espresse sulle schede potranno essere: una per il Presidente, da una a tre per i Vice Presidenti, i Probiviri ed i Revisori, preferenze superiori a queste, comporteranno l’annullamento della scheda.
Art. 11 - IL PRESIDENTE 2 - Così come recita lo Statuto e:
Tutti i candidati alle elezione nazionali avranno pari condizioni e pari opportunità all’interno dell’Associazione usufruendo in eguale misura dei mezzi istituzionali. Il Presidente potrà nominare dei collaboratori che lo possano coadiuvare nello svolgimento delle proprie funzioni.
Art. 12 - LA GIUNTA ESECUTIVA - Così come recita lo Statuto e:
Ad ogni riunione il Presidente o il Tesoriere informerà la Giunta sulla situazione della cassa. Per il miglior funzionamento dell’Associazione il Presidente può convocare alle riunioni di Giunta i responsabili dei vari settori degli organismi interni o collaterali, che parteciperanno senza diritto di voto. In caso di decadenza di un Vice Presidente si procede alla sostituzione designando il primo dei non eletti dall’Assemblea Generale. In caso di decadenza di un altro componente di Giunta sarà eletto nella prima riunione del Consiglio Direttivo. Su richiesta del Presidente è stato creato un fondo di solidarietà per aiutare i Soci in stato di provata indigenza, la Giunta Esecutiva ne ha la gestione.
Art. 13 - CONSIGLIO DIRETTIVO - Così come recita lo Statuto e:
I Presidenti e Vice Presidenti Onorari diventano membri del Consiglio Direttivo e viene data loro la facoltà del diritto di voto a condizione che versino la quota sociale annuale.
Art. 14 – COLLEGIO DEI PROBIVIRI - Così come recita lo Statuto e:
I membri del Collegio possono partecipare, se convocati, ai lavori del Consiglio Direttivo senza diritto di voto. Non è concessa facoltà al singolo Socio di interpellare direttamente il Collegio circa il comportamento di altro socio, ma dovrà presentare precisa e documentata relazione al proprio Fiduciario, o alla Giunta esecutiva se è il Fiduciario il motivo della richiesta, che provvederà ad inoltrarla. I membri del Collegio eleggeranno tra loro un Presidente.
Art. 15 – COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI - Così come recita lo Statuto e:
I membri del Collegio possono partecipare, se convocati, ai lavori del Consiglio Direttivo senza diritto di voto. Durante i Consigli Direttivi, il Collegio controllerà i libri cassa della Sede e delle Sezioni. Riferirà in Consiglio sui controlli eseguiti. Il Collegio dovrà redigere relazione di ogni controllo effettuato. 3 All'Assemblea dei soci presenterà la sua relazione. I membri del Collegio eleggeranno tra loro un Presidente.
Art. 16 – SEGRETARIO NAZIONALE - Così come recita lo Statuto e:
Redigerà verbale: delle Assemblee, delle riunioni di Giunta Esecutiva e dei Consigli Direttivi. I verbali dovranno essere posti all'ordine del giorno della successiva convocazione per l’approvazione.
Art. 17 – TESORIERE NAZIONALE - Così come recita lo Statuto e:
Redigerà in Giunta il bilancio consuntivo annuale ed il bilancio preventivo di massima. Riferirà al Consiglio Direttivo ad ogni riunione. In sede di Consiglio Direttivo terrà la relazione sul bilancio preventivo. In sede d’Assemblea dei Soci terrà la relazione sul bilancio consuntivo. Controllerà le richieste dei rimborsi spese pervenuti, ed eseguirà i pagamenti relazionando il Presidente. Tutti i membri del Consiglio Direttivo sono invitati a viaggiare il più possibile con lo stesso veicolo in occasione delle riunioni, permettendo all'Associazione di risparmiare nei rimborsi delle spese di viaggio. Tutti i membri del Consiglio Direttivo aventi diritto al rimborso spese di viaggio, dovranno presentare la richiesta prima di lasciare la sede della riunione. Il rimborso spese per gli aventi diritto si intende concesso dalla sede della sezione di appartenenza o di partenza se più vicina, alla sede della riunione. Il tetto massimo onnicomprensivo per qualsiasi rimborso spese di viaggio è di 0,25 euro per km. Collaborerà, o su mandato del Presidente eseguirà, ogni operazione inerente alla sua carica.
Art. 18 – FIDUCIARI - Così come recita lo Statuto e:
Inizialmente, all'apertura di una nuova Sezione, il Fiduciario sarà nominato dalla Giunta Esecutiva e resterà in carica fino alla scadenza dei mandati quadriennali nazionali, in seguito sarà eletto dall'Assemblea di Sezione. Lo stesso criterio vale anche per le Sezioni che durante il quadriennio saranno costrette per svariati motivi a rinnovare il Fiduciario. Le elezioni sono organizzate dal Fiduciario uscente, o da un Socio incaricato dal Presidente, entrambi manterranno i contatti con la Sede centrale al fine di garantire la presenza di un delegato della Giunta Esecutiva, quale Presidente del seggio. Hanno diritto di voto solamente i Soci in regola con il versamento della quota sociale. Il voto è ammesso anche per delega, massimo due, o per corrispondenza con le seguenti modalità: colui che organizza invierà ai Soci aventi diritto la convocazione 4 all'Assemblea per le elezioni del Fiduciario allegando una scheda con i nomi dei candidati alla carica ed uno stampato per la compilazione della eventuale delega. A questo punto il Socio: - partecipa all'assemblea, porterà la scheda e la voterà; - delega, compilerà la delega e la darà ad altro socio che partecipa; - per corrispondenza, voterà la scheda e la chiuderà in una busta senza alcuna scritta o segni di riconoscimento, la busta così confezionata la metterà in una seconda busta e la spedirà all'organizzatore, il quale la consegnerà chiusa al Presidente del seggio delegato. Alla fine dell’anno sociale presenterà il bilancio consuntivo ai Soci della Sezione per l’approvazione, pena la decadenza dalla carica. Il Fiduciario porterà il libro cassa di sezione ad ogni Consiglio Direttivo per il controllo dei Revisori dei Conti e farne copia per la Direzione. Il Fiduciario di una Sezione che non è presente al Consiglio ha comunque l’obbligo d’inviare al tesoriere le copie del libro cassa.
Art. 19 - DELEGATO PER LE SEZIONI ESTERE - Così come recita lo Statuto e:
Per agevolare il lavoro dei Fiduciari delle sezioni estere, penalizzati dalla distanza, viene istituita la figura del delegato. I suoi compiti saranno:
- mantenere rapporti costanti con tutte le sezioni all'estero diventando loro portavoce al Consiglio Direttivo;
- proporre e collaborare alla realizzazione di gemellaggi, manifestazioni gastronomiche o fieristiche, scambi culturali, corsi d’aggiornamento, utili al raggiungimento dello scopo sociale;
- rinsaldare i rapporti di amicizia e professionali fra i soci delle varie sezioni creando nel contempo un vero e proprio legame ideale con l’Associazione.
Art. 20 – STRUTTURE COLLATERALI - Così come recita lo Statuto e:
a) “Club delle Amirine”. Vedi apposito regolamento.
b) “Club dei Soci Giovani”. Giovane allievo di Istituti o Scuole Alberghiere, o giovane di provata capacità operante nel settore. Sarà presentato da un Maître Effettivo; se maggiorenne ha diritto di voto in Assemblea di Sezione, farfallino color argento. Vedi apposito regolamento.
c) “Unione Soci Aspiranti”. Di età non inferiore ad anni 20, deve aver maturato, al momento dell’iscrizione, almeno due anni effettivi, anche non consecutivi, di qualificata e documentata attività professionale da Chef de Rang o Convivier, anche se espletata presso l’esercizio di cui è titolare. Sarà presentato da un Maître Effettivo; ha diritto di voto in Assemblea di Sezione, farfallino color argento. Vedi apposito regolamento.
d) “Ordine del Cravattino d’Oro”. Vedi apposito regolamento.
e) “Ordine dei Grandi Maestri della Ristorazione”. Vedi apposito regolamento. 5
Art. 21 – DURATA DELLE CARICHE - Così come recita lo Statuto e:
La Giunta esecutiva e i Collegi dei Revisori e dei Probiviri decadranno dal loro mandato nel caso si debba riunire l’Assemblea dei Soci per l’elezione del nuovo Presidente. Le persone elette dall'Assemblea dei Soci a cariche direttive nazionali ed i Fiduciari non potranno essere rieletti per più di due mandati consecutivi nella stessa carica “ a partire dai rinnovi del 2012” (Approvato dal Consiglio Direttivo del 17 novembre 2011 di Torino)
Art. 22 – BILANCI E QUOTE SOCIALI - Così come recita lo Statuto e:
Il bilancio preventivo sarà discusso ed approvato dal Consiglio Direttivo. Il bilancio consuntivo viene elaborato dal Tesoriere Nazionale in Giunta Esecutiva e controllato dal Collegio dei Revisori dei Conti. Sarà messo a disposizione dei Fiduciari almeno dieci giorni prima della data dell’Assemblea, presso le Sezioni. L’Assemblea per l’approvazione del bilancio deve essere convocata entro 120 giorni dalla chiusura dell’esercizio sociale oppure entro 180 giorni, qualora lo richiedano particolari esigenze relative alla struttura ed all'oggetto dell’Associazione; in quest’ultimo caso, peraltro, la Giunta Esecutiva deve segnalare nella relazione le ragioni della dilazione. Hanno diritto di voto per l’approvazione del bilancio tutti i Maître Professionisti in regola con il versamento della quota sociale relativa al bilancio in discussione. Le quote sociali dovranno essere versate inderogabilmente entro il mese di giugno di ogni anno. I Fiduciari debbono chiudere il tesseramento al 30 giugno, versare le quote riscosse, e rispedire al Tesoriere le tessere rimaste. Dal primo luglio il Socio inadempiente viene considerato moroso, per regolare la propria posizione dovrà versare la quota sociale maggiorata di 10,00 euro per mora. Il Socio moroso perde il diritto di voto. I soci morosi da più anni potranno essere riammessi, previo parere favorevole espresso dal proprio Fiduciario, versando la quota sociale dell’anno in corso maggiorata della quota dell’anno precedente con mora, oppure dovranno ripresentare la domanda d’iscrizione. Alla chiusura dell’anno sociale, per motivi fiscali ed anche per uniformare la compilazione e la tenuta dei libri cassa, è fatto obbligo al Fiduciario di presentare tempestivamente in Sede centrale nei tempi e nei modi stabiliti dalla Giunta Esecutiva il rendiconto economico finanziario della sua sezione.
Art. 23 – PATRIMONIO E FINANZE - Così come recita lo Statuto.
Art. 24 – SCIOGLIMENTO DELL’ASSOCIAZIONE 6 - Così come recita lo Statuto.
Art. 25 – CLAUSOLA COMPROMISSORIA - Così come recita lo Statuto e:
Il ricorso, da inoltrarsi come previsto dall'art. 14, deve contenere una precisa domanda e una chiara esposizione dei fatti, accompagnata dalla documentazione disponibile. Il Collegio dei Probiviri svolge un’istruttoria sentendo le parti entro 30 giorni dalla loro convocazione, con garanzia del principio del contraddittorio; ha accesso a tutti i documenti esistenti in A.M.I.R.A.; dovrà pronunciarsi entro 90 giorni dalla data di audizione delle parti salvo proroga motivata. Il Collegio dei Probiviri può porre le spese vive a carico della parte soccombente. Le decisioni del Collegio dei Probiviri, qualora dagli accertamenti risultino delle violazioni sanzionabili, potrà procedere anche alle relative sanzioni disciplinari. Il Collegio dei Probiviri , qualora, in fase istruttoria, accertasse l’inesistenza delle accuse sollevate dal/dai Soci, potrà d’ufficio sottoporre a giudizio i soci interpellanti addebitando loro comunque le spese sostenute.
Art. 26 – ATTIVITÀ’ VIETATE - Così come recita lo Statuto e:
Per attività in contrasto si intendono tutte le attività che non corrispondono agli scopi sociali dell’A.M.I.R.A.. Tutte le attività svolte utilizzando il nome dell’A.M.I.R.A. senza le necessarie autorizzazioni. Per attività in concorrenza si intendono tutte le attività esercitate dal Socio al di fuori dell’A.M.I.R.A. a scopo di lucro, singolarmente o insieme ad altre persone o associazioni, coincidenti con le attività svolte dall’A.M.I.R.A., siano esse corsi, manifestazioni o altro.
Art. 27 – REGOLAMENTO ESECUTIVO E NORME FINALI - Così come recita lo Statuto.
Art. 28 – ENTRATA IN VIGORE - Così come recita lo Statuto. Approvato dal Consiglio Direttivo il 25 Maggio 2009 a Senigallia
Approvato dal Consiglio Direttivo il 25 Maggio 2009 a Senigallia.
Il Segretario: Mario Petrucci
Il Presidente: Raffaello Speri